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Coppa Davis 2018, l’ultima chance per l’attuale generazione dell’Italia. Andreas Seppi e Paolo Lorenzi verso il finale di carriera, da dietro spingono i giovani

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Domani finalmente si comincia. A Morioka (Giappone), capitale della prefettura di Iwate, prenderà il via la sfida del primo turno di Coppa Davis 2018 tra Giappone ed Italia. Un match importante per gli azzurri, motivati a centrare il bersaglio grosso al cospetto di un avversario che, privo di Kei Nishikori, non sembrerebbe essere irresistibile.

Una tre giorni fondamentale per alcuni dei nostri giocatori come Andreas Seppi e Paolo Lorenzi. L’altoatesino ed il senese, classe ’84 ed 81′, sono agli sgoccioli di una carriera fatta di tante rincorse, cercando di conquistare il meglio possibile pur non essendo dotati di un talento cristallino. Con il lavoro entrambi hanno riportato risultati più che dignitosi e, in quest’occasione, hanno la chance per mettersi in luce.

Il 33enne di Bolzano, reduce da un ottimo Australian Open dove per la quarta volta nella propria storia ha raggiunto gli ottavi di finale, sembra aver ritrovato il feeling perduto nel 2017. I tanti infortuni ne avevano un po’ minato le convinzioni ed invece Andreas, con la solita determinazione, ha lavorato sempre con grande impegno aggiudicandosi all’inizio di quest’anno il Challeger di Canberra e poi arrivando fino al quarto turno a Melbourne. Risultati che parlano chiaro sulle ambizioni di un giocatore ancora integro, pronto a sparare tutte le cartucce a disposizione nel confronto con i giocatori del Sol Levante.

Per Lorenzi, l’avvio del 2018 non è stato altrettanto convincente: il ko al 1° round del Major australiano contro il bosniaco Damir Dzumhur ancora brucia per le modalità (sconfitta al quinto set). Tuttavia, al cospetto di un avversario non semplice il 36enne senese ha mostrato lampi di un buon tennis. Servirà più continuità e se verrà impiegato, Paolo saprà farsi trovar pronto in questo match di Davis.

Il tempo, infatti, trascorre inesorabile e giovani di talento come Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego (capace di raggiungere il 2° turno degli Australian Open a soli 22 anni) iniziano a scalpitare per rendersi disponibili anche per la causa azzurra. Una possibilità, dunque, da sfruttare per non avere rimpianti.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: profilo twitter Federtennis

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