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Curling femminile, Olimpiadi PyeongChang 2018: la Corea del Sud sogna uno storico oro davanti al pubblico di casa, la Svezia va a caccia del terzo titolo

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Le padrone di casa della Corea del Sud sono state la più bella spersa del torneo di curling femminile alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang e ora possono sognare di conquistare il primo oro olimpico della loro storia, ma in finale si troveranno un avversario di grande qualità come la Svezia, che cercherà invece di conquistare il terzo titolo, diventando così la nazione più vincente di sempre al femminile. Andiamo quindi ad analizzare il cammino delle due squadre e le prospettive di questa grande sfida.

Partiamo dalla Corea del Sud che sta andando oltre ogni aspettativa e avrà l’occasione di centrare un traguardo che riscriverebbe la storia sportiva di questo nazione. Infatti la Corea del Sud aveva partecipato solo un’altra volta alle Olimpiadi, quattro anni fa a Sochi (ottava) e non ha mai vinto neppure una medaglia iridata. Per questo motivo la giovane squadra sudcoreana (tutte nate negli anni ’90) è riuscita a realizzare delle prestazioni ben oltre le loro capacità. Questo risultato è stato determinato infatti in gran parte dalla grinta e dal cuore che hanno messo in ogni singola partita, per regalare una gioia al pubblico di casa che le ha osannate ad ogni giocata vincente. Oltre a ciò queste atlete hanno dimostrato anche un’incredibile capacità di reggere la pressione nei momenti chiave a partire dalla skip Kim Eunjung che con una serie di giocate magistrali, come quella che è valsa la vittoria in semifinale, ha trascinato le sue compagne verso questa impresa. Una squadra che arriva quindi a questa finale con un morale incredibile visto anche che il precedente del round robin ha visto le padrone di casa superare le svedesi per 7-6.

Passiamo quindi alla Svezia che invece ha pienamente rispettato il pronostico, arrivando a questa finale dopo un ottimo torneo. La squadra di Anna Hasselborg ha dimostrato infatti sul ghiaccio coreano di avere una grandissima qualità come dimostra la percentuale complessiva dell’85%, la più alta di tutte. Le scandinave non hanno mai trovato delle vittorie nettissime, a parte in semifinale, ma sono sembrate sempre in pieno controllo del risultato. Una squadra che si è confermata quindi molto solida e sempre lucida nei momenti chiave. Le svedesi possono contare sicuramente su una maggiore dimestichezza in partite importanti rispetto alle avversarie, anche se solo una componente di questa squadra ha già fatto una finale olimpica. Inoltre anche per la Svezia la vittoria rappresenterebbe un risultato storico, visto che sarebbe il terzo oro, dopo quelli del 2006 e 2010, che le permetterebbe di superare il Canada diventando la nazione più vincente di sempre alle Olimpiadi in ambito femminile.

La finale di domenica sarà quindi un appuntamento con la storia per entrambe. Da una parte avremo il cuore delle coreane che cercheranno di conquistare un sogno, ma hanno già fatto ben oltre le aspettative. Dall’altra parte avremo invece la qualità delle svedesi, che avranno però il peso di partire come favorite per questa sfida.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: WCF / Richard Gray

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