Formula 1
F1, Test Barcellona 2018: analisi seconda giornata. La Ferrari convince sul passo gara, la Mercedes è in agguato….
Se ieri, nel corso della prima giornata dei test pre-stagionali riservati alla Formula Uno, cielo plumbeo, pioggia e basse temperature l’avevano fatta da padrone sul circuito di Barcellona, oggi si è rivelato addirittura peggiore vista la comparsa di, addirittura, qualche fiocco di neve nella seconda parte del pomeriggio. No, non avete letto male. La neve, con una manciata di fiocchi, ha fatto la sua comparsa e ha reso ancor più complicate le condizioni meteo del tracciato spagnolo. Come anticipato ieri questi primi test rischiano davvero di essere poco indicativi proprio per questo motivo, dato che temperature attorno alla zero saranno un lontano ricordo nel corso dell’estate e, più in generale, durante il Mondiale F1 2018.
Le nove ore di prove odierne (è stata cancellata, infatti, la pausa pranzo per sfruttare l’ora tra le 13.00 e le 14.00 sperando fosse leggermente meno fredda) tuttavia, qualcosa ci hanno detto. Innanzitutto Sebastian Vettel ha esordito sulla SF71H e ha stampato il miglior tempo di giornata. Il tedesco della Ferrari, infatti, dopo un inizio in sordina, ha migliorato fino all’1:19.673 (con gomma Soft) un tempo davvero interessante per due motivi. In primo luogo perchè conferma che la nuova monoposto sembra subito performante e facile da gestire, in secondo luogo, e questo fa davvero impressione, perchè spiega quanto queste nuove vetture siano veloci. Per fare un esempio rapido, Lewis Hamilton a maggio piazzò la pole position del GP di Spagna (con le Soft) con il tempo di 1:19.149. Pensare che già adesso Vettel abbia fatto peggio per appena mezzo secondo rispetto a quella prestazione è davvero incredibile. La giornata del quattro volte campione del mondo si è divisa tra long run e ricerca della prestazione, risultando veloce con entrambe le mescole e lavorando sull’aerodinamica. Sul passo gara (oggi 91 giri) la macchina di Maranello appare solida e performante e il tutto fa ben sperare in ottica futura.
Altro “vincitore” di giornata è Valtteri Bottas (94 giri per lui) per quanto riguarda la Mercedes. Il finlandese (che ha girato tutta la giornata nonostante fosse previsto che al pomeriggio prendesse il suo posto Lewis Hamilton) ha chiuso in 1:19.976 (il secondo a scendere sotto l’importante muro dell’1:20) ma c’è riuscito con le gomme Medium. SI sa che più la colonnina di Mercurio scende meglio si comportano le gomme più dure, ma anche quest’anno si capisce che le “Frecce d’argento” sanno dare il proprio meglio con gli pneumatici marchiati di giallo. Domani il suo posto sarà preso dal campione del mondo in carica che oggi è rimasto a guardare perchè il team ha preferito non perdere tempo nelle ore più calde nel passaggio di sedile. La nuova W09, ad ogni modo, parte con i favori del pronostico e questi primi chilometri non lo stanno certo smentendo.
Terza posizione per Stoffel Vandoorne con la McLaren in 1:20.325, ma il giovane il belga ha sfruttato, primo del lotto, le HyperSoft, la gomma più morbida e prestazionale del pacchetto. Il suo ottimo tempo, dunque, non è totalmente indicativo. Assume maggiore rilievo, invece, il quarto posto di Max Verstappen. Il portacolori della Red Bull ha fatto segnare 1:20.326 (ad un solo millesimo da Vandoorne) ma con la gomma Media. L’olandese ha passato la mattinata a guardare gli avversari, dato che la sua RB14 ha avuto un problema all’impianto del carburante, per un primo (piccolo) campanello d’allarme in ottica affidabilità. La progressione compiuta, tuttavia, conferma la bontà del nuovo progetto e il team di Milton Keynes ribadisce che in questo 2018 non vuole farsi trovare impreparato al via del campionato.
In quinta posizione trova posto lo spagnolo Carlos Sainz in 1:21.212 (Soft) a circa mezzo secondo da Vettel. Appare chiaro che la Renault stia dando il via ad un anno nel quale non vorrà più fare da spettatrice e, a quanto pare, il gap con le prime posizioni si è ridotto. Buon balzo in avanti per il francese Pierre Gasly che ha portato la sua Toro Rosso in sesta piazza in 1:21.318. Il francese ha girato tanto (76 tornate) e ha messo anche in mostra un buon ritmo. Il podio è ancora utopia, ma l’anno 2017, quanto mai tremendo, appare un ricordo da cancellare in fretta. Settima ed ottava posizione per la Williams. Robert Kubica ha girato in 1:21.495 staccando il pilota titolare Sergey Sirotkin di oltre tre decimi. Non un buon viatico per il russo che vivrà tutta l’annata con il fiato sul collo del polacco. La monoposto inglese sembra leggermente meglio della scorsa stagione, ma i fasti del 2014 e 2015 non sembrano ripetibili.
Nona posizione per il francese Esteban Ocon a 2,2 secondi da Vettel con una Force India che è ancora un cantiere aperto. La livrea, com’è ben noto, è edizione 2018, ma la macchina è quella di un anno fa. Il pacchetto completo lo vedremo nella prossima settimana, per cui al momento non c’è da preoccuparsi per un ritardo così netto nonostante 78 tornate completate. Chiudono il gruppo il monegasco Charles Leclerc su Sauber-Alfa Romeo in 1:22.721 (la monoposto per ora non potrà staccarsi dall’ultima fila ma sembra solida con gli 81 giri completati) e il danese Kevin Magnussen in 1:22.727 con una Haas che, viste le prestazioni (solo 32 giri) allarma parecchio e non sembra molto meglio di quanto visto l’anno scorso.
CLASSIFICA TEMPI SECONDA GIORNATA TEST F1 BARCELLONA 2018
1 | Sebastian Vettel | Ferrari | Soft | 1m19.673s | |
2 | Valtteri Bottas | Mercedes | Medium | 1m19.976s | |
3 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Hyper | 1m20.325s | |
4 | Max Verstappen | Red Bull | Medium | 1m20.326s | |
5 | Carlos Sainz | Renault | Soft | 1m21.212s | |
6 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Soft | 1m21.318s | |
7 | Robert Kubica | Williams | Soft | 1m21.495s | |
8 | Sergey Sirotkin | Williams | Soft | 1m21.822s | |
9 | Esteban Ocon | Force India | Soft | 1m21.841s | |
10 | Charles Leclerc | Sauber | Soft | 1m22.721s | |
11 | Kevin Magnussen | Haas | Soft | 1m22.727s |
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alessandro.passanti@oasport.it
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