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F1, Test Barcellona 2018: analisi terza giornata. Neve, pioggia e freddo rovinano i piani, le scuderie saranno pronte per Melbourne?

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Proseguono i test pre-stagionali di Barcellona per quanto riguarda la Formula Uno, ma il meteo sta mettendo seriamente in ginocchio le scuderie. La neve che ha ricoperto il circuito del Montmelò in mattinata, infatti, ha pregiudicato una disputa regolare delle prime ore di sessione, mentre nel pomeriggio la pioggia battente (con le temperature comunque sempre bassissime dell’asfalto) ha reso quasi impossibile per i piloti scendere in pista. Nessun tempo cronometrato degno di nota messo a segno (solamente alcuni installation lap interlocutori e un 2:18.545 di Fernando Alonso in chiusura di giornata) e altre ore preziose gettate alle ortiche. Per fare un esempio, nella terza giornata di test della passata stagione Sebastian Vettel completò con la sua Ferrari la bellezza di 139 giri. Quest’anno Kimi Raikkonen non è nemmeno uscito dai box. 619 chilometri in meno, per due GP di Spagna di differenza.

Dopo la giornata di ieri, disputata a singhiozzo, i team speravano che il peggio fosse passato. Ma non è stato così, ed anche i prossimi giorni le previsioni meteo sono tutt’altro che incoraggianti. Si corre il concreto rischio, dunque, che il circus si presenti al GP di Australia del 25 marzo con un rodaggio assolutamente parziale ed incompleto. Già oggi, appare ormai certo, i chilometri che saranno messi in cascina saranno decisamente minori rispetto a dodici mesi fa. Da qui alla fine della prossima settimana piloti e scuderie dovranno sfruttare ogni minuto disponibile per mettere in pista le proprie vetture ben sapendo che, tuttavia, quando sbarcheranno a Melbourne non potranno avere garanzie su affidabilità e prestazioni. Un fardello non da poco per quei team che cercano la rincorsa rispetto al 2017. Se, dunque, Ferrari e Mercedes possono sfruttare il lavoro e la traccia segnata nella scorsa stagione, dalla Red Bull in giù gli sviluppi e le modifiche dovranno essere programmati in maniera più rapida e senza troppe possibilità di errore. Crescono le possibilità, dunque, che in Australia le scuderie saranno costrette ad un super-lavoro per recuperare il tempo perduto.

Il meteo catalano, solitamente clemente, ed invece stranamente avverso in questi giorni, sta complicando i test 2018, dopo anni nei quali tutto era filato liscio. La proverbiale eccezione che rovina la regola. Tanto che, da diverse parti, si è tornato a proporre di riportare i test invernali in Bahrain come succedeva fino a qualche anno fa. Questa straordinaria ondata di maltempo, comunque, non dovrebbe far cambiare idea in vista del 2019. Le motivazioni per le quali i test pre-stagionali si disputano al Montmelò sono, soprattutto, di carattere logistico ed economico. Rispetto al Medio Oriente, infatti, la Catalogna permette di portare strutture, vetture e pezzi di ricambio in poco tempo e, non secondario, con un impatto economico decisamente inferiore. Non ultimo, il tracciato è particolarmente vario ed indicativo, con tratti veloci e guidati, che aiutano tecnici ed ingegneri, sommando i dati delle scorse stagioni. Vedremo come andranno le cose nei prossimi giorni e se, finalmente, sole e temperature più miti permetteranno ai piloti di scendere in pista con continuità. Tutte le scuderie sono ancora cantieri aperti che, a rigor di logica, saranno chiusi solo a Melbourne. Quando non ci sarà più tempo per esperimenti o errori.





 

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alessandro.passanti@oasport.it

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