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Hockey ghiaccio, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: i favoriti e i pretendenti alle medaglie. Possibili sorprese senza i giocatori di NHL

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Uno degli sport che avranno maggior seguito alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 sarà l’hockey su ghiaccio. L’attesa è tanta per i due tornei, non soltanto per assistere alle sfide in campo, ma anche per l’unificazione delle due Coree, che formeranno un team unico. Saranno due tornei, maschile e femminile, avvincenti, che copriranno tutto l’arco del periodo olimpico. Andiamo a scoprire le squadre ed i favoriti.

Partiamo dagli uomini. Sarà un torneo molto particolare perché per la prima volta dal 1998 la NHL non ha dato il via libera ai suoi giocatori, in aperta polemica con la Federazione Internazionale sugli infortuni e gli impegni, ma anzi ha addirittura anticipato la sosta e programmato in quei giorni l’All Star Game. Il ruolo di favorita spetta ancor di più al Canada, quindi, che nonostante l’assenza delle stelle NHL può comunque contare su una quantità di talento notevole. Sarà ancora sfida con la Svezia, come nella finale dei Mondiali dello scorso anno, risolta dagli scandinavi solo agli shootout. Le due squadre si sono sfidate anche nell’ultima finale olimpica, a Sochi, vinta dal Canada (oro anche a Vancouver).

Un discorso a parte, però, lo merita la Russia. Il torneo di hockey maschile ha rischiato grosso perché dopo la decisione del CIO di bannare la nazione sovietica, la KHL aveva minacciato il boicottaggio. Scongiurato, fortunatamente: i russi ci saranno e formeranno il team OAR (Olympic Athletes from Russia). Una squadra che avrà quindi tutte le carte in regola per potersi giocare una medaglia, al pari della Finlandia. Gli Stati Uniti, invece, saranno una vera e propria mina vagante. Svizzera e Repubblica Ceca, poi, si candidano per un ruolo di outsider, mentre partiranno più indietro nelle gerarchie Germania, Slovacchia, Slovenia e Norvegia. Partecipazione più storica che altro per la Corea, comunque rientrata lo scorso anno nel primo gruppo mondiale.

Valori ben delineati anche tra le donne. Da quando il torneo femminile è stato introdotto a Nagano, gli ori sono stati un discorso a due tra Stati Uniti e Canada. O meglio, le americane vinsero in Giappone, lasciando poi strada al dominio delle canadesi, vincitrici delle ultime quattro edizioni olimpiche. Inevitabilmente, la nazione della foglia d’acero sarà favorita per la conquista della medaglia d’oro anche a PyeongChang. Le due squadre hanno disputato la finale anche a Sochi (oltre a dividersi oro e argento mondiale dal 1990 ad oggi), con gli Stati Uniti che andarono a 55″ dalla vittoria. Sarà un discorso tutto nordamericano? Forse, perché la Finlandia è pronta a far saltare il banco.

Sarà il torneo femminile ad aprire la rassegna olimpica, sabato 10 febbraio. Otto squadre divise in due gironi (A con le teste di serie, B con le altre squadre). Le prime due del primo girone passeranno direttamente in semifinale, mentre la terza e la quarta se la vedranno con le prime due del secondo girone nei quarti di finale. Gli uomini cominceranno mercoledì 14 febbraio. Dodici le squadre, divise in tre gironi. Le prime dei tre più la migliore seconda riceveranno il bye per il primo turno di eliminazione diretta, al quale parteciperanno le rimanenti otto squadre. Le vincitrici, quindi, formeranno il tabellone che dai quarti porterà fino alla finalissima di domenica 25 febbraio.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Carola Semino

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