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Hockey ghiaccio, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: l’analisi dei gironi. Canada e Svezia su tutte, Stati Uniti mina vagante!

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Manca poco al via delle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Uno degli sport di punta sarà l’hockey su ghiaccio. Il torneo maschile prenderà il via mercoledì 14 febbraio e sarà composto da 12 squadre, divise in 3 gironi. Il cammino di definizione della competizione è cominciato nel Mondiale del 2015, a seguito del quale le prime otto del ranking hanno strappato il pass per PyeongChang. Altre tre, invece, sono dovute passare attraverso i tornei di qualificazione, mentre la Corea del Sud si è qualificata come Paese ospitante.

La formula prevede che le prime classificate e la migliore seconda salteranno il primo turno della fase ad eliminazione diretta, in cui giocheranno le restanti otto squadre. Da lì, poi, saranno definiti i quarti di finale e via fino alla finalissima di domenica 25 febbraio. Sarà il primo torneo olimpico dal 1998 senza le stelle della NHL e allora il ruolo di favorita spetta ancor di più al Canada, che può contare comunque su un bacino di giocatori talentuosi davvero ampio. I nordamericani sono inseriti nel gruppo A, per il quale sono ovviamente i candidati principali al primo posto. Dietro di loro la Repubblica Ceca, che proverà a strappare il secondo posto alla Svizzera, bronzo olimpico in carica: saranno loro due a giocarsi la piazza d’onore (e la possibilità di concorrere per il bye ai playoff), perché la Corea del Sud, per quanto quest’anno farà ritorno nel Gruppo Mondiale, non ha le armi per poter competere.

Molto interessante il gruppo B, dove troviamo la squadra composta dagli atleti russi, gli OAR, ai quali la KHL ha dato il via libero dopo la minaccia del boicottaggio. Saranno loro i favoriti di un girone che comprende anche gli Stati Uniti, autentica mina vagante per via dell’assenza dei giocatori migliori: attenzione, però, a sottovalutare il carattere combattivo degli americani. Cosi come non bisogna considerare fuori gara Slovacchia e Slovenia che, anzi, possono sorprendere. Due favorite su tutte, invece, nel gruppo C, dove Svezia e Finlandia sembrano avere qualcosa in più rispetto a Norvegia e Germania. Entrambe hanno le carte in regola per arrivare a medaglia: il team gialloblu sembra comunque partire più avanti, avendo già battuto il Canada nella finale dei Mondiali dello scorso anno.

Otto squadre, invece, tra le donne, divise in due gironi in base al ranking. Nel gruppo A ci saranno le “teste di serie”: le prime due passeranno direttamente alle semifinali, le seconde due se la vedranno nei playoff con le prime due del secondo gruppo. Inevitabile che le candidate all’accesso diretto alla lotta alle medaglie siano Canada e Stati Uniti, che si spartiscono ori olimpici e mondiali dagli anni ’90. Hanno qualcosa in più rispetto a Finlandia e team OAR, pronte però a far saltare il banco. Svezia e Svizzera sono invece le favorite per i primi due posti del girone B, a danno del Giappone e soprattutto della Corea, che parteciperà come team unico.

 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Carola Semino

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