Hockey ghiaccio
Hockey ghiaccio, Olimpiadi PyeongChang 2018: si entra nel vivo con i quarti di finale! Strada spianata per OAR e Svezia
Il torneo maschile di hockey su ghiaccio a PyeongChang 2018 entra nel vivo con i quarti di finale. Dopo i playoff sono rimaste in otto a contendersi le medaglie, le quattro migliori della fase a gironi e le quattro sopravvissute al primo turno eliminatorio.
Due favorite emergono sulle altre stando agli accoppiamenti, Svezia e OAR. I campioni del mondo sono stati la squadra migliore della prima fase ed ora affronteranno la sorpresa Germania. I gialloblu hanno mostrato tutta la loro forza nelle tre partite fin qui disputate, subendo un solo gol a fronte di otto segnati. Attenzione, però, perché le due squadre si sono già affrontate nella prima fase: vinse la Svezia, ma “solo” per 1-0. Probabile che il discorso domani sarà diverso, perché la posta in palio sarà maggiore. Occhio, però, alla leggerezza della Germania, che vincendo all’overtime con la Svizzera il suo obiettivo lo ha già raggiunto.
Impegno più agevole, invece, per il team OAR. La squadra russa è emersa come la principale favorita per l’oro nel corso della prima fase, chiusa con il miglior attacco (14 gol). I sovietici, “costretti” dal CIO a gareggiare sotto bandiera neutrale, hanno voglia di riscattarsi ed è molto probabile vederli impegnati nel fine settimana nelle gare che assegneranno le medaglie. La Norvegia ci proverà (seconda peggior difesa con 11 reti subite), dopo aver eliminato a sorpresa la Slovenia: servirà un’impresa.
Tanta imprevedibilità nello scontro tra Canada e Finlandia. I nordamericani si presentavano a PyeongChang come la principale favorita nella corsa al titolo, per via di un roster talentuoso e completo in tutti i reparti. I campioni in carica, però, non hanno impressionato nella fase a gironi, perdendo dalla Repubblica Ceca ma passando comunque come migliore seconda. Ora il livello si alza e il Canada non può permettersi di scherzare. Ai quarti, infatti, se la vedrà con la squadra accreditata da molti come potenziale outsider, la Finlandia. Gli scandinavi sono andati vicini a passare come prima del girone, cedendo alla Svezia; il playoff con la Corea non è stato un problema ed ora ci sarà l’esame definitivo per misurare le ambizioni dei biancoblu, che hanno tutte le carte in regola per far saltare il banco.
Lo scontro più atteso, però, è quello tra Repubblica Ceca e Stati Uniti. A proposito di esami. Gli americani sono arrivati in Corea senza le stelle della NHL e sin dall’inizio sono stati posti sotto la lente di ingrandimento. I giocatori si conoscono poco (6 ore totali passate sul ghiaccio prima dell’inizio del torneo), aspetto apparso evidente nella prima fase (una vittoria e due sconfitte). Al playoff, però, la musica sembra essere cambiata: gli statunitensi sanno esaltarsi come pochi quando le partite contano e allora è arrivato un sonoro 5-1 alla Slovacchia. Ecco perché la partita di domani è molto meno scontata di quanto non dica la prima fase, in cui i cechi hanno mostrato grande solidità, riuscendo a sorprendere il Canada. È la grande occasione per la Repubblica Ceca per tornare nell’élite mondiale e volare a giocarsi una medaglia: quale occasione migliore se non battendo gli USA?
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: profilo Twitter IIHF