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Hockey ghiaccio
Hockey su ghiaccio, Olimpiadi PyeongChang 2018: l’OAR si gioca l’oro contro la Germania che non ti aspetti
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Le Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018 volgono al termine. Spazio alla Finale del torneo di hockey maschile, quella che non ti aspetti: Germania e OAR daranno luce a una sfida inedita e molto appassionante.
Meriti diversi, chiaramente. L’OAR si è rivelato una corazzata. I russi si sono lasciati alle spalle tutte le polemiche sulla bandiera e sulla minaccia di boicottaggio della KHL. Ci è voluta una partita, però, per svegliare la squadra sovietica: dopo la sconfitta inaugurale contro la Slovacchia, infatti, la squadra dell’Est si è messa all’opera e per le altre non c’è stato nulla da fare. L’OAR è stato un rullo compressore fin qui, ultramotivato a vincere, senza stelle e senza bandiera, per vendicare la delusione di Sochi. I russi si presentano alla finale con il miglior attacco del torneo (23 reti) ma soprattutto con una solidità spaventosa. La semifinale contro la Repubblica Ceca è stata una gara manifesto in tal senso, vinta con cinismo, nell’unico momento di sofferenza, e poi controllata grazie ad un penalty-killing perfetto e alla straordinaria prova del portiere Koshechkin. Ma l’esame finale sarà più duro di quanto si possa pensare e non solo perché è una finale, una gara secca in cui ci si gioca tutto.
La Germania è davvero indecifrabile. La vittoria con la Svizzera aveva già sorpreso e la qualificazione ai quarti era già “abbastanza”. Non per i tedeschi, evidentemente, che hanno messo in riga prima la Svezia e poi il Canada. Due partite vinte con merito, approfittando di ogni minimo spiraglio e resistendo grazie ad una forza ed una maturità psicologiche inaspettate. La finale è stato un vero e proprio “Miracle on Ice”. Una favola in cerca del lieto fine. Ad impedirlo c’è il lupo cattivo, che ha le sembianze dell’OAR, la corazzata russa. L’avversario più duro, la squadra più forte del torneo, che la Germania affronterà allo stesso modo, facendo le sue cose, senza strafare, con una voglia ed un’energia impareggiabili. Quella tedesca sembra davvero essere la squadra del destino. Quella che non t’aspetti, soprattutto dopo una prima fase chiusa con una sola vittoria, contro la Norvegia e per di più ottenuta agli shoot-out. La formula del torneo ha però dato alla Germania una chance, minima, di giocarsi la medaglia d’oro. I tedeschi quell’occasione l’hanno colta ed ora vogliono chiudere il cerchio.
Da un lato la potenza dei russi, dall’altro la favola dei tedeschi. Non sarà stato il torneo che eravamo abituati a vedere, con tante stelle in campo, ma è pur sempre la finale del torneo olimpico di hockey, una delle partite migliori possibili per salutare le Olimpiadi di PyeongChang 2018.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: Twitter IIHF