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Loris Capirossi loda il Mondiale MotoE: “Abbiamo voluto dare un segnale e siamo già nel futuro”

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Uno sguardo deciso verso il futuro.  E’ questo il concetto ricorrente nella presentazione ufficiale del Mondiale riservato alle moto elettriche, ufficialmente denominato “Fim Enel Moto-e World Cup”, il nuovo campionato che prenderà il via nel 2019 seguendo in scia quanto fatto dalla FIA con la Formula E con le monoposto.

Una rassegna, nata dalla alla collaborazione tra Enel ed Energica, azienda italiana leader per quanto riguarda la produzione di moto elettriche, che vedrà al via 18 piloti: 7 team indipendenti della massima categoria avranno a disposizione due moto a testa, le altre quattro verranno assegnate a scuderia di Moto2 e Moto3. Due ruote che sfrecceranno alla velocità di circa 240 km/h (potenza superiore ai 100 kW) su sei circuiti del Motomondiale negli stessi weekend nei quali vi saranno le classi “più tradizionali”.

Presente all’evento di presentazione del campionato e tester del modello elettrico a Vallelunga, il tre volte campione del mondo delle classi 125cc e 250cc Loris Capirossi ha espresso tutto il suo entusiasmo su questo nuovo Mondiale anche per l’importanza che riveste dal punto di vista della produzione delle derivate di serie: “Abbiamo voluto dare un segnale, noi nel futuro, abbiamo messo già un piede dentro. L’idea di creare il campionato c’era da un po’ e ho provato diverse moto in giro per il mondo. Il cerchio si è ristretto a una prodotta da un’azienda belga e una americana, ma queste si sono rivelate solo dei prototipi. La EgoGP si è mostrata come il progetto più pronto fra tutti“.

Entra poi nello specifico “Capirex” sui dettagli del nuovo campionato: “La partita sull’evoluzione delle moto elettriche si gioca tutta sulla durata delle batterie ed è in quella direzione che abbiamo lavorato. Prevediamo che, tra aprile e maggio, avremo una batteria delle stesse dimensioni, ma di durata raddoppiata che consentirà un’autonomia di 10-12 giri. L’idea è di basare il format su gare sprint: i piloti devono poter andare a piena potenza, dall’inizio alla fine, senza cambio moto. Inoltre, con Michelin, stiamo sviluppando le gomme. La posteriore sarà derivata dalla MotoGP, l’anteriore nascerà con qualche modifica”.

E poi sulle sensazioni provate alla guida e le caratteristiche della moto: “La EgoGP eroga tra i 150 e 160 HP, le batterie le conferiscono un peso importate, ma una volta in pista è una caratteristica che non si percepisce. Il baricentro basso le dona un buon handling, che non ha niente da invidiare a una moto tradizionale, anche se l’assenza di cambio e frizione ti impongono di guidare in maniera diversa. Ma è il silenzio la sensazione più ‘strana’ che regala. Non mi ero mai trovato in pista, a gas spalancato, in totale assenza di rumore… Ed è stato bellissimo“.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: profilo twitter MotoGP

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