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MotoGP
MotoGP, Test Buriram 2018 – Valentino Rossi: “Sono a tre decimi dai primi, ma l’elettronica mi preoccupa parecchio”
Se il primo giorno dei test MotoGP di Sepang aveva regalato grandi sorrisi a Valentino Rossi e alla Yamaha, l’esordio nella tre giorni di Buriram (clicca qui per la cronaca) è stato decisamente meno esaltante per il pesarese che, proprio oggi, spegne 39 candeline. Guardando i tempi, la situazione non appare così preoccupante, dato che il nove volte campione del mondo ha concluso all’ottavo posto in 1:31.189 a 392 millesimi da Cal Crutchlow che ha portato la sua Honda del team LCR in prima posizione. Il distacco da Marc Marquez, per esempio, è di soli 277 millesimi (dato che lo spagnolo è stato preceduto anche dal connazionale Alex Rins in seconda posizione), ma quello che non va giù al “Dottore” è il comportamento della sua M1. “Anche se il distacco dalle prime posizioni non è eccessivo, sono comunque ottavo – riporta il sito il.motorsport.com – Oggettivamente dobbiamo ancora lavorare, e tanto, (clicca qui per il programma completo) dato che facciamo fatica in diversi momenti, specialmente quando utilizziamo le gomme usate. Ho un buon feeling con la moto e mi trovo abbastanza bene in tutte le fasi per quanto riguarda il telaio, però dobbiamo lavorare sull’elettronica, perché in accelerazione sia le Honda che le Ducati sono più veloci di noi. Oggi, per esempio, ho concluso alle spalle di tre Ducati, anche se Lorenzo era alle mie spalle. Questo significa che iniziano ad essere numerose le moto competitive e che, quindi, per puntare al podio, dovremo fare qualcosa in più”.
Il punto debole attuale della Yamaha, come era facilmente preventivabile, rimane l’elettronica. “Sapevamo che le altre scuderie, Honda e Ducati in primis, hanno fatto passi in avanti notevoli in questo aspetto, noi no.Tutto ciò mi rende abbastanza preoccupato, perchè mi sembra che i nostri tecnici stiano facendo tanta fatica con questa centralina della Magneti Marelli. Guardando il bicchiere mezzo pieno, tuttavia, si può dire che siano problemi risolvibili, non come l’anno scorso quando avevamo a che fare con telaio o motore. Tutto si può ridurre ad una questione di numeri, quindi tutto si può risolvere anche in un solo giorno di lavoro. Facile a dirsi, meno a farsi”.
Il giudizio sul nuovo tracciato thailandese, invece, è positivo. “Come prima sensazione direi che non è male. La pista è tenuta bene, è pulita e presenta un buon grip. Come layout ha curve interessanti e divertenti e mi trovo abbastanza bene con la moto. Mi ha sorpreso in positivo. Ero già stato qui nel 2015 e questa pista me la ricordavo simile al Red Bull Ring, con molti rettilinei e curve strette. Guidando, invece, posso dire che si avvicina maggiormente all’Argentina, essendo facile come disegno”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lorenzo Di Cola