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NBA 2018: Westbrook e George travolgono Golden State. Toronto batte Boston. Incubo Cleveland!

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Nottata di emozioni e colpi di scena in NBA. La notizia principale è senz’altro la sonora sconfitta dei Golden State Warriors, caduti in casa per 125-105 contro gli Oklahoma City Thunder. Un ko netto per i campioni in carica, che per la prima volta perdono per due volte consecutive in stagione (tre nelle ultime quattro). OKC ha dominato sin dal primo quarto (42-30), nonostante abbia perso Carmelo Anthony dopo sei minuti per una distorsione alla caviglia, guidata in maniera impeccabile da Russell Westbrook (34 punti, 9 rimbalzi e 9 assist) e Paul George (38 punti). Per Golden State, invece, 33 di Kevin Durant: sono mancati Steph Curry (21) e Klay Thompson (12), che hanno tirato con 11/27 dal campo e un brutto 4/15 da tre. Soprattutto, per i Warriors, cinque falli tecnici in totale, due per Draymond Green, espulso nel quarto periodo.

Nello scontro al vertice della Eastern Conference hanno perso anche i Boston Celtics, sconfitti nettamente per 111-91 dai Toronto Raptors, che si sono così portati ad una sola partita di distanza in classifica. Un incontro dominato dai canadesi, guidati dai 23 di Kyle Lowry (6/11 da tre) ed i 20 di C.J. Miles: l’Air Canada Centre si conferma il fortino di Toronto, che in casa ha un bilancio di 22-4. Per Boston, invece, è la seconda peggior sconfitta della stagione. Da segnalare il rientro di Kyrie Irving (17 punti).
Sta diventando un caso Clevelandbattuta ad Orlando per 116-98. Con questa siamo alla 14esima sconfitta in 21 partite: stanotte i Cavaliers sono stati capaci di sciupare un vantaggio di 21 lunghezze, crollando nel secondo tempo sotto i colpi di Jonathan Simmons (34 punti, 22 nel solo terzo quarto). Cleveland, avanti 67-51 all’intervallo (con 43 punti nel primo quarto), ha avuto un black-out di sei minuti e mezzo nella quarta frazione rivelatosi fatale. Non è bastata la doppia doppia di LeBron James (25 e 10 rimbalzi), che a fine partita ha comunque rassicurato sulla sua permanenza ai Cavs (mancano due giorni alla deadline).

Nessun problema per gli Houston Rockets, alla quinta vittoria consecutiva, ottenuta nel 123-113 sul campo dei Brooklyn Nets. A trascinare la squadra ed ispirare il parziale decisivo tra terzo e quarto periodo è stato come al solito James Harden, autore di 36 punti (ha superato i 15.000 in carriera), con 25 realizzati da parte di Chris Paul. Washington non ha approfittato della sconfitta di Cleveland per operare l’aggancio in classifica, essendo caduta sul parquet di Philadelphia per 115-102. Non sono bastati i 30 di Bradley Beal: per i 76ers, quasi sempre avanti, ci hanno pensato Joel Embiid con 27 e 12 rimbalzi e Dario Saric con 20 punti.

Trascinata da Giannis Antetokounmpo (23 punti), Milwaukee ha espugnato New York per 103-89. La brutta notizia in casa Knicks, però, è l’infortunio di Kristaps Porzingis, che ha dovuto lasciare il campo nel secondo quarto per un problema al ginocchio sinistro procurato in ricaduta da una schiacciata: gli esami hanno già rivelato una lesione del legamento crociato. Bella vittoria degli Atlanta Hawks, 108-82 contro i Memphis Grizzlies, con un Dennis Schroder protagonista assoluto con 22 punti. Non c’era Marco Belinelli, tenuto fuori perché coinvolto in diverse discussioni di trade: ne sapremo di più nelle prossime ore. Successo dei Los Angeles Lakers per 112-93 contro i Phoenix Suns con un gran ultimo quarto del duo Brandon Ingram (26 punti) e Julius Randle (21, 8 rimbalzi e 5 assist).

I risultati di martedì 6 febbraio

Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 116-98
Toronto Raptors – Boston Celtics 111-91
Atlanta Hawks – Memphis Grizzlies 108-82
Brooklyn Nets – Houston Rockets 113-123
New York Knicks – Milwaukee Bucks 89-103
Philadelphia 76ers – Washington Wizards 115-102
Golden State Warriors – Oklahoma City Thunder 105-125
Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 112-93

LE CLASSIFICHE

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Russell Westbrook

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