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Olimpiadi Invernali Pechino 2022: le speranze di medaglia dell’Italia ed i giovani su cui puntare
14 anni dopo l’edizione estiva, Pechino ospiterà le Olimpiadi Invernali del 2022. “Risultato eccellente a PyeongChang, ma in Cina voglio 15 medaglie“, ha già dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò. La pianificazione per il prossimo quadriennio inizierà tra qualche settimana. Andiamo a scoprire su quali atleti, anche di prospettiva, potrà contare l’Italia per provare a migliorare ulteriormente un rendimento già ottimo.
SCI ALPINO: la donna di riferimento, neanche a dirlo, sarà ancora una volta Sofia Goggia, che avrà 29 anni. Ci sarà anche Federica Brignone, molto probabilmente all’ultima apparizione a cinque cerchi. Marta Bassino sarà una carta importantissima in gigante, ma potrà crescere molto anche nelle discipline veloci. Tra le più giovani, attenzione a Nicol Delago: ha già ottenuto due top10 in Coppa del Mondo, è scorrevole e dotata di buona tecnica. Tra 4 anni potrebbe essere pronta magari per affiancare la Goggia. Altre giovani su cui investire sono Laura Pirovano, Federica Sosio e Karoline Pichler, sinora limitate dagli infortuni. Bisognerà in tutti i modi cercare dei ricambi in slalom: qualcosa si muove con Martina Peterlini, Vivien Insam e Martina Perruchon. Più delicato il discorso in campo maschile, dove le alternative scarseggiano. Dominik Paris avrà 32 anni e si giocherà forse l’ultima chance di salire sul podio alle Olimpiadi. Ci sarà, come ha già annunciato, Christof Innerhofer, ma avrà 37 anni, incerta invece la presenza di Fill, ancora più ‘anziano’. La speranza è che possano finalmente sbocciare Emanuele Buzzi, il più positivo tra i giovani, e Mattia Casse, quest’ultimo classe 1990 che sinora non ha rispettato le attese. Nella velocità andranno seguiti anche Henri Battilani, Matteo De Vettori ed Alexander Prast, anche se finora hanno dimostrato di non essere ancora pronti per la Coppa del Mondo. Per quanto riguarda le discipline tecniche, auguriamoci che il prossimo possa essere il quadriennio di Luca De Aliprandini in gigante, in attesa di quel Simon Maurberger di cui si parla da tempo. Situazione quasi disperata in slalom: l’unico vero talento è Alex Vinatzer, ma ha solo 18 anni: sarà pronto per Pechino 2022? Servono dei segnali anche da parte di Tommaso Sala. Riccardo Tonetti potrebbe specializzarsi nel parallelo o nella combinata.
SCI DI FONDO: Federico Pellegrino avrà 31 anni nel 2022 e la sprint individuale, questa volta, sarà a tecnica libera. Punterà tutto su quella oppure, nel corso del quadriennio, inizierà seriamente a lavorare anche per le distanze più lunghe? Maicol Rastelli ha compiuto un salto di qualità a PyeongChang: vedremo dove potrà arrivare. Per Francesco De Fabiani sarà il quadriennio decisivo per uscire dal limbo di grande promessa e diventare finalmente un campione. Esistono i presupposti per creare una buona staffetta, a patto di trovare un frazionista specializzato nella tecnica libera. In prospettiva andranno monitorati con attenzione Simone Daprà e Luca Del Fabbro. Qualche nome interessante anche per le prove sprint: Stefan Zelger, Giacomo Gabrielli e Michael Hellweger. E’ sulle lunghe distanze, tuttavia, che bisognerà dedicare le attenzioni maggiori. Difficile, quasi impossibile, che tra 4 anni l’Italia possa contare su qualche atleta da medaglia nel settore femminile, dove comunque andranno monitorate alcune giovani interessanti come Anna Comarella ed Ilenia Defrancesco.
SALTO CON GLI SCI: Alex Insam è un ragazzo molto interessante, in prospettiva potrebbe fare molto bene sui trampolini di volo. In campo femminile si punterà ancora sulle sorelle Malsiner, in attesa che a Manuela e Lara possa aggiungersi anche Jessica, classe 2002.
COMBINATA NORDICA: Alessandro Pittin avrà 32 anni e dunque potrà riprovarci. Il friulano avrà un quadriennio di tempo per provare a tornare competitivo dal trampolino. L’Italia ritroverà un atleta molto forte come Samuel Costa, quest’anno frenato da problemi fisici. Aaron Kostner è il giovane più interessante, può migliorare anche Raffaele Buzzi.
FREESTYLE: ad oggi non si intravedono atleti/e da medaglia a Pechino 2022, né nello skicross (dove comunque prosegue la crescita di Debora Pixner) né tanto meno nello slopestyle. Vedremo se si inizierà investire anche su moguls ed aerials, anche se nutriamo dubbi a riguardo.
SNOWBOARD: Michela Moioli, classe 1995, sarà una certezza anche a Pechino. Nel cross femminile stanno crescendo anche Francesca Gallina e Sofia Belingheri. Tanti volti nuovi in arrivo nel settore femminile. Attenzione a Margherita Meneghetti, nata il 27 dicembre del 2000: potremmo aver trovato finalmente una buona interprete per slopestyle e big air. Buone prospettive nel PGS anche per Alice Lombardi, Giulia Gaspari ed Elisa Caffont, senza dimenticare la ‘veterana’ Nadya Ochner, che potrebbe rivelarsi utilissima se davvero verrà introdotto il PSL misto a coppie. In campo maschile Omar Visintin e Michele Godino saranno le punte del cross, mentre nel PGS è attesa la definitiva consacrazione per Edwin Coratti, Maurizio Bormolini e Mirko Felicetti. Attenzione poi a Gabriel Messner, 20enne che a tratti ha lasciato intravedere un grande talento. Alberto Maffei può crescere nel big air.
SLITTINO: sarà finalmente l’Olimpiade di Dominik Fischnaller? La speranza è che l’altoatesino trovi in questi 4 anni quella stabilità che sinora è mancata. Anche Kevin Fischnaller, cugino di Dominik, potrà recitare un ruolo da protagonista. Un altro ragazzo interessante nel singolo è Leon Felderer. Quella di Pechino 2022 dovrà essere l’Olimpiade di Ivan Nagler e Fabian Malleier, che già a PyeongChang hanno dimostrato il proprio valore in doppio. In campo femminile possono migliorare Andrea Voetter e Sandra Robatscher, anche se difficilmente a tal punto da diventare atlete da podio. Tra le giovanissime, promettono molto bene Verena Hofer e Nina Zoeggeler, la figlia del ‘Cannibale’.
SKELETON: punteremo tutto su Mattia Gaspari, assente in Corea del Sud per infortunio. Difficilmente arriverà una medaglia, ma un piazzamento nella top10 potrà essere alla portata.
BOB: non saremo da podio neanche a Pechino 2022. La speranza, tuttavia, è almeno di migliorare il livello. Sin qui il giovane Patrick Baumgartner ha fatto molta fatica nel circuito maggiore. E tra le nuove leve c’è davvero molto poco.
BIATHLON: tutti gli atleti visti a PyeongChang potrebbero esserci anche a Pechino. Lisa Vittozzi sarà la punta della squadra, Dorothea Wierer avrà quasi 32 anni. In arrivo giovani molto promettenti come Irene Lardschneider, Michela Carrara ed Eleonora Fauner. In campo femminile si potrà costruire davvero qualcosa di importante. Meno ricambi, almeno nell’immediato, per gli uomini. Punteremo ancora su Lukas Hofer e Dominik Windisch, in attesa degli interessanti Patrick Braunhofer e Daniele Cappellari.
PATTINAGGIO ARTISTICO: difficile pensare alle medaglie a Pechino 2022. Il settore con i nomi più futuribili sarà quello maschile. Matteo Rizzo ha già lasciato intravedere buone cose, mentre Daniel Grassl, classe 2002, è un talento che potrebbe far parlare molto di sé.
SHORT TRACK: molto dipenderà da Arianna Fontana. Se proseguirà fino a Pechino 2022, la valtellinese potrà puntare a rimpinguare la propria collezione di medaglie. Attese anche le scelte di Martina Valcepina: potrebbe diventare la leader del movimento qualora Fontana decidesse di smettere. Da seguire anche Arianna Valcepina, sorella di Martina, e Nicole Botter Gomez, tutte giovani chiamate a salire di livello. In campo maschile urgono ricambi. Non si intravede un atleta da medaglia, ma giovani come Milan Grugni, Marco Giordano e Mattia Antonioli sono futuribili, senza dimenticare i più esperti Tommaso Dotti ed Andrea Cassinelli. Curiosità per l’italo-australiano Mark Chong, classe 1998.
SPEED SKATING: Nicola Tumolero ha già vinto un bronzo a PyeongChang 2018 e tra quattro anni potrebbe presentarsi con ambizioni anche maggiori. Andrea Giovannini e Davide Ghiotto dovranno fare tesoro di questa esperienza negativa per prendersi la rivincita a Pechino. Molto promettenti anche alcuni ragazzi come il velocista Jeffrey Rosanelli ed il mezzofondista Francesco Betti. In campo femminile Francesca Lollobrigida lavorerà maggiormente sulle distanze tradizionali, in attesa di essere affiancata dalla sorella Giulia e senza dimenticare una Francesca Bettrone entrata in una nuova dimensione nella mass start, a dispetto della delusione olimpica. Tra le giovani, occhio a Laura Peveri e Noemi Bonazza, a patto che quest’ultima risolva i dissidi con la Federazione. In questo sport c’è davvero fermento, la speranza è che a Pechino si possa raccogliere qualcosa di importante.
CURLING: l’obiettivo ambizioso sarà quello di qualificare a Pechino sia la squadra maschile sia quella femminile. Fondamentale sarà proseguire sul sentiero intrapreso, con diversi stage all’estero ed un confronto costante con avversari di alto livello. Amos Mosaner è un talento che in futuro potrà garantirci soddisfazioni, in campo femminile Diana Gaspari possiede classe ed esperienza per realizzare nuove imprese dopo il bronzo conquistato di recente agli Europei. Serve allargare la base di praticanti.
HOCKEY GHIACCIO: non eravamo presenti a PyeongChang 2018, difficilmente ci saremo a Pechino 2022.