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Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: chiuso il caso sui 47 russi, non saranno ai Giochi. Il Tas respinge il ricorso

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A poche ore dalla Cerimonia d’Apertura delle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 si è definitivamente chiuso il caso dei 47 russi (45 atleti e 2 tecnici) che avevano fatto appello al Tas dopo che il Cio aveva deciso di escluderli dai Giochi per il loro legame con il doping di Stato. La decisione finale è chiara: non potranno essere presenti sulla neve e sul ghiaccio della Corea del Sud. Tra di loro spiccano nomi importanti come quelli di Alexander Legkov, Alexander Tretiakov e Sergey Ustiugov. A darne la comunicazione è stato Matt Reeb, segretario del Tas.

La motivazione è molto semplice: il CIO è l’unico ente preposto a invitare gli atleti alle Olimpiadi, il Tas non può consegnare loro la possibilità di partecipare alla rassegna a cinque cerchi. La decisione di sospendere la Russia (intesa come Paese) ha impedito agli atleti olimpici di aggrapparsi a dei cavilli. Il governo di Putin, tramite il portavoce Dmitri Peskov, ha contestato la decisione definendola come politica e persecutoria. I prossimi ricorsi potranno essere soltanto civili, ormai le Olimpiadi sono incominciate. Chiaro il commento del Cio: “Accogliamo con favore la decisione che sostiene la lotta contro il doping e apporta chiarezza a tutti gli atleti“.

 

CLICCA QUI PER IL MINISITO SULLE OLIMPIADI INVERNALI DI PYEONGCHANG 2018

 

 





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