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Editoriali

Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Italia, per la top10 nel medagliere serve un altro oro. Speranze dal ghiaccio

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Il successo del Giappone nel team pursuit femminile di speed skating ha spinto l’Italia in undicesima posizione nel medagliere delle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. La selezione tricolore, già ampiamente promossa, dovrà cercare in tutti i modi di rientrare in una lusinghiera top10. Andiamo a scoprire la situazione a quattro giorni dal termine delle gare.

Se la Francia, con 5 ori, appare ormai irraggiungibile, anche Austria e Svezia, ferme a quota 4, sembrano ossi forse troppo duri. Gli austriaci, infatti, potranno ancora contare su Marcel Hirscher in slalom, mentre gli svedesi possono puntare al bersaglio grosso nel Team Event di sci alpino. La Corea del Sud, anch’essa a 4, dovrebbe mettere la freccia domani con le ultime due finali di short track.

L’Italia, dunque, dovrà fare la corsa principalmente su Giappone, decimo, e Svizzera, dodicesima. I nipponici vantano gli stessi ori dell’Italia, 3, ma un numero maggiore di argenti (5 a 2), mentre gli azzurri sono avanti di una lunghezza nel computo dei bronzi. Agli asiatici restano alcune interessanti carte da medaglia come la staffetta della combinata nordica o il programma libero femminile di pattinaggio artistico (dove è in lizza anche l’Italia con Carolina Kostner).

Molto pericolosa è anche la Svizzera, che potrebbe far saltare il banco nello sci alpino sia nella combinata femminile con Wendy Holdener sia nel Team Event, senza dimenticare Dario Cologna nella 50 km a tecnica classica di sci di fondo e Jonas Boesinger nel big air di snowboard. Potenzialmente gli elvetici possono agguantare quota 4 ori (ora sono a 2) e, con 5 argenti già nel carniere, diventerebbero quasi irraggiungibili per il Bel Paese.

Da non sottovalutare neppure la possibile rimonta degli Atleti Olimpici della Russia: attualmente sono ancora senza vittorie, venerdì arriverà di sicuro quella nel pattinaggio artistico con Zagitova o Medvedeva e poi potrebbero risalire grazie a snowboard alpino ed hockey ghiaccio.

Ad ogni modo, l’Italia è praticamente costretta a vincere un quarto oro per poter sperare sino in fondo nella top10. Nella storia delle Olimpiadi Invernali, non è mai accaduto che il nostro Paese chiudesse un’edizione dei Giochi con 3 medaglie del metallo più pregiato. Ne ha vinte sempre di più o di meno, ma mai tre. Chissà che questa statistica non possa rivelarsi di buon auspicio.

Chi può provare a conquistare il fatidico quarto oro? La speranza principale (di sicuro la più concreta) viene dallo speed skating. Francesca Lollobrigida, leader della classifica di Coppa del Mondo, sarà una delle grandi favorite della mass start. Sinora l’Italia ha vinto solo in quelle gare in cui partiva con i favori del pronostico: la speranza è che anche la romana sappia fare lo stesso, senza dimenticare la mina vagante Francesca Bettrone. In campo maschile potrà nutrire delle ambizioni anche Andrea Giovannini, pur se molto più ridotte.

Qualche speranza legittima anche nel PGS maschile di snowboard, gara imprevedibile dove proveranno a farsi largo il veterano Roland Fischnaller ed il rampante Edwin Coratti. L’Italia non ha mai vinto ori olimpici nel biathlon e, oggettivamente, sarà difficile che accada domani nella staffetta femminile, anche se l’ipotesi non va scartata a priori. Chance risicatissime, infine, per quanto riguarda sci alpino (combinata femminile e Team Event) e sci di fondo (anche se De Fabiani è in forma per la 50 km).

Le possibilità che l’Italia entri nella top10 del medagliere, dunque, sono piuttosto risicate. Serve (almeno) un oro o, in alternativa e tenendo conto anche dei risultati altrui, potrebbero bastare anche 3 argenti. Entrambe le ipotesi, tuttavia, appaiono decisamente complesse.

federico.militello@oasport.it

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