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Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: le due Coree sfilano unite, Nord e Sud insieme. Il messaggio di pace, lo sport unisce
Da PyeongChang arriva forte e chiaro un segnale di distensione, un messaggio di grande impatto che potrebbe portare verso una possibile riunificazione o quantomeno verso la pace tra due Paesi in conflitto non armato da mezzo secolo. Le Olimpiadi Invernali sono il mezzo migliore per riavvicinare le due Coree: Nord e Sud, due mondi così distanti e differenti tra loro, provano ad abbracciarsi per una notte e sfileranno insieme nell’attesissima Cerimonia d’Apertura (ore 12.00 italiane).
Uno degli eventi più seguiti dell’anno, con circa un miliardo di telespettatori sparsi per tutto il mondo e gli occhi puntati addosso dei principali media internazionali, rappresenterà il momento cruciale di questa edizione dei Giochi anche (e soprattutto) per motivi politici che esulano dal contesto sportivo. Sotto la bandiera che rappresenta la penisola coreana, senza alcun richiamo ai vessilli dei due Stati, le due delegazioni unite entreranno per ultime nello Stadio: 91^ e 92^ Nazione del giro del Mondo che ci appresteremo a fare oggi durante l’ora di pranzo.
La tensione però è davvero altissima, basti pensare che la Corea del Nord ha inviato la sorella di Kim Hong-un, un membro della famiglia al potere nel Nord che per la prima volta entra nel Sud, ma la ragazza è tra i nomi sgraditi agli USA proprio come Chow Hwi, guida nazionale sportiva che non ha permesso di viaggiare secondo le Nazioni Unite. Bisognerà superare tutti gli ostacoli e proseguire sull’ottimo insegnamento che arriva dallo sport: le due Nazioni tornano a essere unite sotto una bandiera, peraltro sul suolo di uno dei due Paesi. Kim ha dato il via libera a 22 atleti di poter disputare questa edizione dei Giochi aprendo le frontiere di uno dei Paesi più chiusi del Pianeta. Non bisogna sciupare questa ghiotta occasione e il CIO sta provando a farla sfruttare tanto che da più parti si chiede di nominare il Comitato Olimpico Internazionale per il Premio Nobel per la Pace: lo sport unisce e non divide, a PyeongChang ne avremo la massima dimostrazione.
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