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Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018, le pagelle di domenica 11 febbraio: capolavoro Dominik Windisch, che rimpianti per Dominik Fischnaller

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E’ stata una giornata emozionante, nel bene e nel male, alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Andiamo a scoprire le pagelle degli italiani.

DOMINIK WINDISCH, 9:  realizza la gara della vita, conquistando una medaglia di bronzo insperata nella sprint maschile di biathlon. Sugli sci è stato formidabile e questo lascia ben sperare in vista delle prossime gare, soprattutto per la staffetta mista. Certo, senza quell’errore all’ultimo bersaglio sarebbe stato oro, ma possiamo accontentarci. A 28 anni, potrebbe trattarsi di un punto di partenza e non di arrivo.

LUKAS HOFER, 7: decimo posto nella sprint nonostante 2 errori al poligono. Come sovente accaduto nella sua carriera, l’altoatesino deve rimpiangere ancora una volta l’ultimo, maledetto bersaglio, sia nella serie a terra sia in quella in piedi. Nell’inseguimento, tuttavia, può giocarsi qualcosa di importante. La forma c’è, servirà una gara superlativa con la carabina (al massimo con un errore).

DOMINIK FISCHNALLER, 7,5: la giornata odierna ha riassunto, purtroppo, un’intera carriera. Un ragazzo dal talento incredibile, che forse ancora non riesce a comprendere quale sia il suo vero potenziale. Ieri due manche orrende, terminate fuori dalle prime dieci posizioni. Oggi due discese performanti, la seconda valsa addirittura il record della pista. Il quarto posto per soli 2 millesimi fa malissimo, soprattutto perché Dominik aveva le potenzialità per vincerla questa gara. Un’occasione sprecata che non sarà facile dimenticare.

KEVIN FISCHNALLER, 7: si perde proprio sul più bello, commettendo qualche errore di troppo nell’ultima manche. Il settimo posto dell’altoatesino, tuttavia, va accolto positivamente. Si tratta di un atleta in forte crescita, ancora non entrato nel pieno della propria maturità agonistica.

FRANCESCO DE FABIANI, 5: il 20° posto nello skiathlon non può di certo soddisfare. Ha ammesso di puntare tutto sulla staffetta e sulla 50 km in tc. I segnali, tuttavia, non sono incoraggianti.

GIANDOMENICO SALVADORI, 5: tiene bene nella tecnica classica, sulla carta a lui meno congeniale, fatica a skating e chiude 26°. Una prestazione discreta.

DIETMAR NOECKLER, 5: si difende in tecnica classica, affonda nel passo pattinato. Solitamente dà il meglio di sé nelle gare in coppia con Federico Pellegrino. Dovrà sparare tutte le cartucce nella team sprint…

CAROLINA KOSTNER, 8: è in forma, chiude al secondo posto nel corto della prova a squadre alle spalle della solita russa Medvedeva. Riesce a fare la differenza come di consueto nella componente artistica del programma ed è sicura sui salti. Domani dovrà dare il tutto per tutto nel libero.

ANNA CAPPELLINI-LUCA LANOTTE, 6: erano la quarta forza in campo nella danza e chiudono quarti. Domani l’Italia dipenderà da loro: dovranno superarsi per tentare l’assalto alla medaglia di bronzo. In sostanza, dovranno cercare di rimanere davanti alla coppia statunitense.

VALENTINA MARCHEI-ONDREJ HOTAREK, 8,5: demoliscono il proprio primato personale nel programma libero e chiudono al secondo posto. Se l’Italia è in corsa per il podio nel team event, è merito loro. Viene da chiedersi perché non siano stati impiegati anche nel corto: un errore strategico che potrebbe costare carissimo.

NICOLA TUMOLERO, 6: unico degli azzurri a salvarsi nello speed skating. L’ottava piazza nei 5000 metri è dignitosa. Quelle di Pechino 2022 potrebbero essere le sue Olimpiadi.

ANDREA GIOVANNINI, 3: sprofonda e chiude in 20ma posizione nei 5000 metri. Parte bene, poi nel finale ‘salta’ completamente. Da gennaio in avanti ha accusato un netto calo di condizione.

DAVIDE GHIOTTO, 4: fa poco meglio di Giovannini e le sensazioni non sono buone in vista dei 10000 metri, gara su cui punta di più.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Fisi/Schwan
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