Editoriali
Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: l’Italia sogna la top10 nel medagliere. Decisiva l’ultima settimana
Con sei medaglie, di cui due d’oro, l’Italia sta rispettando le attese alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Alla vigilia il presidente del Coni, Giovanni Malagò, era stato chiaro: “Obiettivo doppia cifra, magari con 3 ori“. Ad oggi, siamo in piena tabella di marcia.
Il medagliere vede il Bel Paese in nona posizione e fa sognare un risultato insperato alla vigilia: chiudere tra le migliori 10. Un traguardo davvero realistico? La sensazione è che si tratti di un’impresa difficile, ma non impossibile a priori.
Dando uno sguardo alla classifica, si comprende come sia quanto mai arduo provare a scalare posizioni: nazioni come Austria (Marcel Hirscher) e Francia (Martin Fourcade e i danzatori Papadakis-Cizeron) avranno ancora assi importanti da giocare, mentre da dietro appare quasi scontato il sorpasso da parte della Corea del Sud, la cui possibile messe di ori nello short track deve ancora entrare veramente nel vivo.
Per provare ad arpionare la decima posizione, all’Italia non basterà comunque rimanere con due ori nel carniere. Occorrerà con ogni probabilità arrivare almeno a quattro, mentre con cinque si avrebbe la certezza quasi assoluta. Parliamo comunque di numeri molto importanti per la nostra spedizione, che realmente riporterebbero indietro nel tempo fino a Torino 2006, quando gli azzurri chiusero l’edizione casalinga al nono posto con ben 5 allori del metallo più pregiato.
Sinora l’Italia poteva contare su due vere favorite per l’oro ed entrambe non hanno fallito: parliamo di Arianna Fontana nello short track e di Michela Moioli nello snowboardcross. Restano ancora delle opportunità per salire sul gradino più alto, pur se non semplici: molto dipenderà da Federico Pellegrino nella team sprint di sci di fondo (Dietmar Noeckler riuscirà a supportare l’aostano nel modo migliore? E’ la grande incognita), dalle gare veloci femminili di sci alpino con Sofia Goggia e dalla mass start di speed skating con Francesca Lollobrigida e Francesca Bettrone. Senza dimenticare possibili sorprese come le staffette di biathlon e short track o il PGS maschile di snowboard. In tutte le gare citate, è bene sottolinearlo, gli italiani non partiranno come i favoriti per la medaglia d’oro, ma avranno comunque le armi per tentare l’impresa.
Occorrerà poi guardarsi le spalle. L’avversaria più insidiosa potrebbe rivelarsi la Svizzera, che attualmente vanta un oro in meno rispetto alla compagine tricolore, ma due argenti in più. Da non sottovalutare neppure gli Atleti Olimpici della Russia, sin qui sottotono ma con tante armi ancora da giocare (su tutte il titolo praticamente sicuro nella gara femminile di pattinaggio artistico), il Giappone e la Cina.
L’Italia sta vivendo di sicuro una buona Olimpiade Invernale, in netta ripresa dopo le edizioni molto deludenti di Vancouver 2010 e Sochi 2014. La top10, per ora, resta poco più di una suadente suggestione. Non più impossibile.
federico.militello@oasport.it
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Fabio90
16 Febbraio 2018 at 13:31
Le speranze ci sono, ma è chiaro che bisognerebbe vincere almeno un altro oro,questo ipotizzando un olimpiade davvero pessima per la svizzera, qualora dovessero svegliarsi allora ne potrebbero dover servire altri 2 forse 3…poi attenzione alla cina, ma la bielorussa oggi ci ha fatto un favore a battere la cinese nell’aerials, la corea del sud come giustamente detto dovrebbe essere fuori portata perchè vinceranno le loro medaglie nello short track, mentre di raggiungibile davanti a noi vedo poco, speravo inizialmente nella svezia ma ora è impossibile considerato che avranno ancora carte pesantissime tra sci di fondo e team event alpino…complimenti a loro davvero un ottima olimpiade, poi la francia beh sarebbe sorprendente ( e per me che sento la rivalità sportivamente con loro sarebbe il massimo) ma quasi impossibile.
Arrivare nelle prime 10 nazioni varrebbe un 8 in pagella.
Federico Militello
16 Febbraio 2018 at 13:35
Anche un 9, viste le premesse…