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Olimpiadi PyeongChang 2018, le pagelle di sabato 17 febbraio: Schnarf e Vittozzi promosse, ma che rimpianti. Fontana spenta

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OLIMPIADI INVERNALI PYEONGCHANG 2018, LE PAGELLE DI SABATO 17 FEBBRAIO

Johanna Schnarf, 8: ha disputato una delle migliori gare della sua vita. Precisa, pulita, lasciando sempre correre gli sci. Quinta a cinque centesimi dal bronzo e a sedici dall’oro: fa male, malissimo. Dove li ha persi? Probabilmente con la ‘frenatina’ effettuata prima di affrontare l’ultima curva che poi immetteva verso il traguardo. A Vancouver 2010 fu quarta in superG per undici centesimi, oggi quinta. Viene da dire: le è davvero sempre mancato il centesimo per fare l’euro.

Federica Brignone, 7: dopo il bronzo in gigante, scia senza pressioni. Perde qualcosa di troppo nei tratti più scorrevoli, mentre eccelle dove bisogna far girare gli sci. Il sesto posto è comunque un buon risultato.

Sofia Goggia, 5: l’oro era lì, davvero a portata di mano. La bergamasca era in vantaggio sulle avversarie e la sensazione è che avrebbe potuto ulteriormente incrementare. Poi il solito errore che ha vanificato tutto. Ora si giocherà l’ultima chance in discesa libera, dove dovrà dimostrare, prima di tutto a se stessa, di essere una campionessa da grandi appuntamenti.

Nadia Fanchini, 5,5: lei stessa si aspettava qualcosa in più di un 12° posto. Non commette errori evidenti, ma al tempo stesso non incide in un superG forse troppo veloce per le sue caratteristiche.

Lisa Vittozzi, 7: quarta ai Mondiali 2017 nella sprint, quarta alle Olimpiadi 2018 nella mass start. E’ ancora una volta rimandato l’appuntamento con la prima medaglia individuale in un grande evento. Oggi ha tenuto un ritmo altissimo sugli sci: per il podio sarebbe servito comunque un errore in meno al poligono. Ha 23 anni e su di lei poggerà il biathlon italiano nei prossimi anni.

Dorothea Wierer, 6,5: perfetta per tre poligoni, al quarto commette l’errore che costa la medaglia. Non brillantissima sugli sci, si è comunque giocata un metallo prezioso fino in fondo. Ha disputato un’Olimpiade più che discreta con piazzamenti degni di nota. E’ mancato però il guizzo per salire sul podio.

Staffetta femminile sci di fondo, 6: un nono posto dignitoso, era impossibile fare di più.

Matteo Rizzo, 6: chiude una buona Olimpiade al 21° posto. Ora dovrà lavorare per accrescere le difficoltà tecniche dei propri programmi in vista di Pechino 2022.

Arianna Fontana, 6: forse appagata dopo l’oro nei 500 metri, chiude settima la finale dei 1500, rialzandosi nel finale. La valtellinese ha ammesso di aver esaurito le energie. Dovrà rigenerarsi in vista della fondamentale finale della staffetta di martedì.

Martina Valcepina, 5,5: la forma non sembra quella degli Europei di gennaio. Viene eliminata in semifinale, poi viene penalizzata nella Finale B. Ora sotto con la staffetta, dove sarà un cardine imprescindibile per puntare alla medaglia.

Yuri Confortola, 7: si arrampica fino in semifinale e chiude al 7° posto nei 1000 metri. Una bellissima figura per il veterano azzurro, che ha dato veramente tutto.

Alex Insam, 7: l’obiettivo era qualificarsi tra i migliori 30. Chiude 23° e può essere soddisfatto per essere alla sua prima esperienza olimpica nel salto con gli sci. Un ragazzo su cui si potrà lavorare, bravo soprattutto sui trampolini di volo.





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