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Olimpiadi PyeongChang 2018, le pagelle di venerdì 23 febbraio: Carolina Kostner, giù il cappello. Biathlon, che figuraccia!
LE PAGELLE DELLE OLIMPIADI INVERNALI DI PYEONGCHANG 2018 (VENERDI’ 23 FEBBRAIO)
Staffetta Italia biathlon, 1: prestazione sconcertante. Gli azzurri non erano da podio, ma il 12° posto (su 18 squadre), a ben 6’19” dalla vetta e con 4 giri di penalità è una figuraccia. Il Bel Paese, in generale, può contare solo su 2/4 di staffetta affidabili. Troppo poco per poter coltivare sogni di gloria. Il futuro non è roseo, in campo giovanile c’è davvero molto poco.
Thomas Bormolini, 2: utilizza 4 ricariche ed è lentissimo sugli sci. Chiude la prima frazione a 1’40” dal vertice. La staffetta azzurra, di fatto, era già finita lì.
Lukas Hofer, 6: il meno peggio degli azzurri del biathlon, contiene i danni al poligono con ‘sole’ tre ricariche. Nel fondo, tuttavia, non riesce a fare la differenza come ci si sarebbe aspettati, forse anche sfiduciato per la situazione ormai compromessa.
Giuseppe Montello, 3: prima lo ‘zero’ a terra, poi il giro di penalità dopo il poligono in piedi. Nel tiro non è sicuro e sugli sci fa tanta fatica. A questi livelli è dura…
Dominik Windisch, 2: va bene, è nella storia, ha vinto 3 medaglie olimpiche nella sua carriera e nessuno gliele toglierà mai. Oggi, però, ha disputato una delle peggiori gare della carriera, collezionando addirittura tre giri di penalità. La concentrazione inevitabilmente tende ad evaporare quando si lotta per la decima posizione. Poteva comunque evitare questa pessima figura che comunque non cancella quanto di buono compiuto in questa Olimpiade. Il voto, ripetiamo, è alla prestazione odierna.
Carolina Kostner, 8: giù il cappello dinanzi ad una leggenda dello sport italiano. Ha provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, onorando sino in fondo l’amore che nutre per il pattinaggio artistico. A 31 primavere ha chiuso quinta alle Olimpiadi, fronteggiando avversarie che hanno la metà dei suoi anni e dunque un’elasticità muscolare non paragonabile. Ha dispensato arte e poesia, come solo lei sa fare. Il podio, oggettivamente, era fuori portata. Ora i Mondiali di Milano per chiudere in bellezza e ricevere l’abbraccio del proprio pubblico.
Debora Pixner, 6: supera un turno nello skicross, non era scontato.
Lucrezia Fantelli, 5,5: non porta a termine gli ottavi di finale dello skicross. Ha 21 anni, potrà rifarsi.
Mirko Nenzi, 4: 30° su 36 nei 1000 metri di speed skating. Una partecipazione olimpica decoubertiniana per un atleta che, 5 anni fa, sembrava sul punto di poter compiere il salto di qualità. Peccato.
federico.militello@oasport.it
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Andry84
23 Febbraio 2018 at 15:30
Non d’ accordo assolutamente col voto a Montello : ha girato 1 volta come tantissimi altri atleti ed ha avuto un discreto ultimo giro,anzi mi sembra che stia crescendo da 1 anno e mezzo a questa parte nel fondo; Lucrezia Fantelli non è giudicabile in quanto, come nello snowboardcross con Gallina e Berlinghieri, i tecnici hanno deciso di non farla partire data la difficoltà della pista; alla Pixner darei un mezzo voto in più in quanto oltre ad avere passato il turno ha lottato alla pari con la francese Baron che poi è arrivata quinta; Nenzi ha fatto la sua prestazione onesta secondo le potenzialità mostrate negli ultimi anni, ha perso tantissime posizioni per un paio di decimi, il 4 mi sembra fuori luogo.