Olimpiadi PyeongChang 2018, le pagelle sport per sport. Bene short track e snowboard, bob mai così in basso
LE PAGELLE DELLE OLIMPIADI INVERNALI DI PYEONGCHANG 2018, SPORT PER SPORT
Sci alpino femminile, 8: due medaglie e un futuro che sorride. Sofia Goggia ha finalmente varcato il sottile confine che separa una campionessa da una fuoriclasse. Con una maggiore consapevolezza, potrà ora porsi obiettivi sempre più ambiziosi, tra cui quella Coppa del Mondo generale rimasta sempre tabù per le italiane. Bene anche Federica Brignone: il bronzo in gigante è il premio meritato dopo due stagioni ai massimi livelli. Ancora una volta i centesimi hanno negato la gioia del podio ad un’ottima Johanna Schnarf. Prima esperienza olimpica molto positiva per Marta Bassino, mentre è piaciuto l’approccio aggressivo di Nadia Fanchini, pur non corroborato dai risultati. Il tallone d’Achille resta quello dello slalom, anche se Chiara Costazza ed Irene Curtoni hanno agguantato una più che dignitosa top10.
Sci alpino maschile, 5: non è arrivata nessuna medaglia, come non accadeva da Torino 2006. Dominik Paris, Peter Fill e Manfred Moelgg hanno confermato un rapporto non idilliaco con le Olimpiadi, Christof Innerhofer, dopo una stagione in ombra, non è riuscito a ritrovarsi nel momento più importante. Applausi per Luca De Aliprandini e Riccardo Tonetti in gigante: hanno provato a superare i propri limiti, dimostrando di poter fronteggiare anche i migliori al mondo. Il coraggio non è stato premiato, ma l’esperienza olimpica diventi ora un punto di partenza. Allarmante la situazione dello slalom: si rischiano anni bui, in attesa di Alex Vinatzer.
Sci di fondo, 6: come accade ormai da un lustro, ci pensa sempre Federico Pellegrino a salvare la baracca. L’argento nella sprint del valdostano è l’unica nota lieta assieme al salto di qualità compiuto da Maicol Rastelli, atleta che può diventare affidabile in vista dei grandi eventi. Per il resto, il livello resta distante anni luce dal vertice. Non si è trovato uno scudiero all’altezza per Pellegrino nella team sprint, nelle gare di distanza gli azzurri si accontentano di qualche piazzamento nelle prime 20 posizioni, senza dimenticare l’enigma Francesco De Fabiani, grande talento smarritosi nelle ultime due stagioni. Ancora peggio la situazione del settore femminile, dove davvero il tunnel imboccato appare senza fine.
Biathlon, 6,5: due medaglie di bronzo rappresentano un bottino soddisfacente, che non si verificava dal 1988. Restano però tanti rimpianti per diverse occasioni mancate, sopratutto a causa di errori commessi all’ultimo poligono. Non è stata l’Olimpiade di Dorothea Wierer, mai del tutto a suo agio in un contesto di gara (e di fuso orario) che ha faticato a digerire. Lisa Vittozzi, sopratutto nelle staffette, ha lasciato intravedere sprazzi di classe e sui di lei poggeranno le ambizioni maggiori verso Pechino 2022. Dominik Windisch si è superato con un’insperata medaglia nella sprint, mentre Lukas Hofer è apparso in leggera flessione rispetto alle settimane precedenti. In questa disciplina, in ogni caso, l’oro continua ad essere proibito per l’Italia.
Salto con gli sci, 5,5: buone le prestazioni delle sorelle Malsiner e del giovane Alex Insam. L’Italia resta comunque molto distante dalle posizioni che contano, anche se nel settore femminile c’è qualche speranza in più in vista della prossima edizione.
Combinata nordica, 5: niente da fare, Alessandro Pittin non ha trovato i salti della vita ed è rimasto sempre lontanissimo dal podio. Il tallone d’Achille del trampolino sta purtroppo rovinando la carriera del friulano. Qualche segnale interessante dai giovani Aaron Kostner e Raffaele Buzzi. Si è sentita molto in questa stagione l’assenza di Samuel Costa.
Freestyle, 2: non ci siamo proprio. Sport colpevolmente quasi lasciato al suo destino. L’Italia non investe nelle discipline acrobatiche come moguls ed aerials, mentre nello skicross i nostri rappresentanti faticano anche solo a superare un turno. Nel freestyle si assegnano tante medaglie e purtroppo noi restiamo sempre a guardare.
Snowboard, 8: è arrivato il primo oro storico grazie ad una superlativa Michela Moioli. La bergamasca era la favorita e non ha deluso. Non è andata bene nel cross maschile ad Omar Visintin, rimasto vittima di una caduta, mentre nel PGS Roland Fischnaller, Aron March ed Edwin Coratti non hanno sfruttato un’ottima chance per salire sul podio. Anche in questo caso spicca la scarsa (e in certi casi addirittura nulla) competitività in discipline acrobatiche come big air, slopestyle ed half-pipe.
Slittino, 5,5: 30 anni dopo, l’Italia è rimasta a secco di medaglie alle Olimpiadi. Non è un caso che ciò sia accaduto una volta conclusa l’era gloriosa di Armin Zoeggeler. Dominik Fischnaller rimpiangerà la gara del singolo maschile per tutta la vita: aveva tutto per vincere, è arrivato quarto per due millesimi. Mentalmente l’altoatesino non ha ancora compiuto lo step per diventare un vero campione. Bene Kevin Fischnaller, in crescita continua come i giovanissimi Nagler-Malleier nel doppio ed Andrea Voetter e Sandra Robatscher nel settore femminile. C’è un futuro, anche se l’assenza di una pista nel Bel Paese non agevola di certo.
Skeleton, 1: da segnalare la partecipazione decoubertiniana dell’italo-canadese Joe Cecchini, 27° su 30 partecipanti. Urge il ritorno di Mattia Gaspari, fermo ai box per un grave infortunio: è un atleta da top10.
Bob, 0: lo sport peggiore di tutta l’Olimpiade. Gareggiare per evitare l’ultimo posto non rende giustizia ad una tradizione (ormai lontana) che ha visto l’Italia dominare per decenni una disciplina ora lasciata tristemente alla deriva. Simone Bertazzo è stato un grandissimo pilota, in grado vincere un bronzo iridato e delle gare in Coppa del Mondo. Questo però accadeva ormai un decennio fa. Senza un progetto serio, le comparsate proseguiranno.
Speed skating, 6,5: si torna a vincere una medaglia dopo Torino 2006 grazie a Nicola Tumolero, peraltro nella gara meno attesa, quella dei 10000 metri. Andrea Giovannini e Davide Ghiotto, invece, non si sono presentati in forma: andrà capito cosa si è sbagliato in sede di preparazione. Ci si aspettava qualcosa in più dalla mass start femminile. Resta comunque uno dei settori più futuribili, con Tumolero che tra 4 anni potrebbe davvero giocarsi qualcosa di importante.
Pattinaggio artistico, 6,5: non è arrivata la medaglia, ma l’Italia ha fatto bella figura praticamente ovunque. Carolina Kostner ha commosso per come ha saputo affrontare la sua quarta Olimpiade a 31 anni, dimostrando di valere ancora pienamente questi palcoscenici: il quinto posto finale lo dimostra. Si sono superati Marchei-Hotarek e Della Monica-Guarise nelle coppie d’artistico, così come hanno pienamente convinto anche Cappellini-Lanotte e Guignard-Fabbri nella danza. Bravo, soprattutto nel team event, anche il giovane Matteo Rizzo. L’Italia resta competitiva, anche se non abbastanza per puntare alle medaglie.
Short track, 9: Arianna Fontana ha varcato le soglie della leggenda. Mancava solo l’oro olimpico per consacrarla tra gli sportivi italiani più grandi di sempre. Con 8 medaglie complessive, inoltre, è diventata la donna con più podi olimpici in bacheca a livello mondiale, eguagliando anche Apolo Anton Ohno e Victor An. Bene anche la staffetta femminile, confermatasi sul podio quattro anni dopo Sochi 2014, peraltro un gradino più in alto. In campo maschile ha battagliato con orgoglio il veterano Yuri Confortola.
Curling, 7,5: tre vittorie per un gruppo che, per 4/5, era alla prima partecipazione olimpica. Una squadra che ci ha fatto sognare, spregiudicata ed arrembante, in corsa per le semifinali quasi fino all’ultimo giorno. Gli azzurri hanno affrontato tutte le avversarie senza timori reverenziali. Se il progetto proseguirà in questa direzione, potremo toglierci davvero soddisfazioni importanti in futuro.
federico.militello@oasport.it
Foto: Fisi/Pentaphoto
Fabio90
25 Febbraio 2018 at 11:46
I miei voti.
Sci alpino 6,5
Quando vinci un oro in discesa, il voto deve essere positivo,non puo pero essere largo perchè avremmo potuto e dovuto vincere piu medaglie
Sci di fondo 5,5
Abbiamo vinto una medaglia d’argento con un nostro campione del mondo…e nell’altra gara dove avevamo ottime possibilita abbiamo fallito…buone sensazioni da rastelli..pessime dagli altri..inquietante il fondo femminile.
Biathlon 6,5
Non è semplice competere in questo sport dove ci sono tanti fenomeni e potenze..abbiamo vinto due medaglie..potevamo vincerle di piu magari (mi riferisco a wierer)..ma è anche vero che si sono state tante posizioni ottime.
Salto con gli sci 5,5
Il voto è dovuto al fatto che noi siamo storicamente incapaci in questo sport, quindi quando vedi tante donne ben posizionate (anche se 4 anni fa erano piu vicine al podio se non erro) e vedi un 97 come insam che è interessante..allora gia basta per dargli un 5,5
Combinata nordica 4
Vedere pittin con i soliti punti deboli (persino peggiorati) ti viene da dire…cosa avete preparato in 4 anni?
Freestyle 2
Assenza totale..ed ingiustificata
Bob 0
Imbarazzante livello di una nazione che non merita questo…non avessimo avuto una tradizione potrei capire..ma non è cosi.
Speed skating 5,5
Quando arriva una medaglia in uno sport dove ne abbiamo prese solo 3 in tutta la storia grazie ad un solo atleta…varrebbe un 6,5 minimo..tuttavia sono rimasto esterefatto dalla pessima condizione fisica in cui sono arrivati tutti! ghiotto e giovannini preparazione insufficiente…e non mi prendete per pazzo ma anche tumolero non mi sembrava al 100%..la piu in forma era la lollobrigida peccato non abbia raggiunto un risultato alla sua portata.
Pattinaggio artistico 6,5
Voto positivo per una ragione semplice…l’uomo si è superato…due coppie hanno fatto il record italiano..la kostner è stata comunque competitiva ne conviene di conseguenza anche un 4posto di squadra..quindi quando si superano quasi tutti..bravi..poi se non sono da medaglia non è colpa loro..certo se pensiamo al futuro..buonanotte
Short track 9
Vedere l’Italia tra le potenze mondiali in questo sport è un impresa..nella casa di chi comanda questo sport poi. Godiamoci queste olimpiadi di short track dove andiamo sempre a medaglia..perche poi potrebbe diventare uno sport dove la medaglia puo essere irraggiungibile..proprio per questo dico che si è fatta la storia..e la storia rimane e con sè il numero di medaglie totali raggiunte in questo sport che ci vede tra le top mondiali.
Curling 7
Gia non era scontato qualificarsi..3 vittorie sono buonissime..se due di queste sono contro l’oro e il bronzo diventano ottimi..peccato che si sono spenti durante il torneo altrimenti chissa…bravi cmq
Snowboard 8
Abbiamo raggiunto il primo della nostra storia punto.
Non serve specificare che avremmo potuto vincere molto di piu con visintin e quelli del parallelo. Abbiamo fatto cmq la storia.
Skeleton 0
No comment.
Slittino 6
Pensavo fossimo messi peggio…invece quasi medaglia e un doppio dignitosissimo..sono ottimista.