Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Nicole Della Monica e Matteo Guarise nell’anno dell’exploit: “A PyeongChang l’obiettivo sono i 200 punti”

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Nicole Della Monica e Matteo Guarise sono giunti alla loro seconda Olimpiade in carriera dopo il dodicesimo posto di Sochi 2014. Nicole, in coppia con Yannick Kocon, aveva raggiunto lo stesso risultato ai Giochi Olimpici di Vancouver 2010. La coppia di artistico azzurra è reduce da una prima parte di stagione straordinaria, iniziata con una prestazione importante al Finlandia Trophy e coronata con la terza posizione conquistata all’Internationaux De France 2017, tappa francese del circuito Grand Prix quest’anno di scena a Grenoble.

Dopo il sesto posto (viziato da qualche errore) raggiunto ai Campionati Europei di Mosca appena trascorsi, Nicole e Matteo sono pronti per vivere intensamente la loro avventura Olimpica; li abbiamo contattati per farci raccontare come stanno vivendo l’attesa per PyeongChang 2018 e per parlare dei progetti futuri.

Nicole e Matteo, siete reduci da un Campionato Europeo in cui è arrivato qualche errore in più rispetto al solito. Allo stesso momento avete però collezionato l’ennesima performance sopra i 190 punti raggiungendo il punteggio personale più alto nelle components del programma libero. Come avete vissuto questo campionato?

(Matteo) “È stato un campionato difficile perché c’erano delle componenti diverse nella nostra testa. Arrivavamo da una stagione dove abbiamo fatto tutte le gare molto bene, specialmente gli short sono stati tutti perfetti; nella nostra testa c’era quel piccolo puntino che diceva “forse non è male fare un piccolo errorino”. E abbiamo approfittato di questa occasione per giocare il jolly, arrivato  per farci scaricare la tensione e per farci arrivare al massimo alle Olimpiadi. Però è stata una gara comunque positiva perché abbiamo raccolto i massimi livelli su tutti gli  elementi, i programmi sono migliorati  e la dimostrazione è arrivata con il punteggio delle componenti del programma come hai detto tu. Gli errori sono stati importanti perché abbiamo perso tanti punti ma d’altra parte sono errori non rilevanti in quanto si possono cancellare alla prossima competizione“.

Questa stagione ha segnato il vostro exploit: dall’ottimo secondo posto conquistato al Finlandia Trophy al terzo posto ottenuto alla tappa francese del circuito Grand Prix. È cambiato qualcosa nel vostro piano di allenamento per raggiungere questi risultati?

(Nicole) “La cosa su cui abbiamo insistito di più è stato il lavoro mentale. Abbiamo lavorato molto sotto il punto di vista del mental coaching in quanto era l’unica cosa che ci mancava veramente per diventare un po’ più consistenti in gara dato che gli allenamenti andavano sempre molto bene ma non riuscivamo a riprodurre durante le competizioni quello di cui eravamo capaci. Questo lavoro ci ha permesso di diventare più consistenti, di ridurre ai minimi termini gli errori e quindi essere comunque sempre attorno ad uno standard piuttosto alto di performance“.

Tra pochi giorni partirete per la vostra seconda Olimpiade. Con quale spirito e con quali obiettivi andate a PyeongChang?

(Matteo) “Andare a PyeongChang  significa prima di tutto godersi un’Olimpiade perché è una situazione fantastica, dove si hanno possibilità di vivere momenti bellissimi. Avremo l’occasione di pattinare in squadra nel Team Event con delle persone che hanno passato con noi gli ultimi anni e ormai fanno parte della nostra famiglia. Il nostro obiettivo per questa gara è quello di far vedere quello che abbiamo costruito tutto l’anno con tanti sacrifici, la nostra solidità, presentare al meglio i nostri bellissimi programmi che abbiamo montato con i coreografi. Per quanto riguarda la gara individuale stiamo cercando di centrare l’obiettivo di raggiungere i 200 punti, ampiamente fattibili per noi pattinando due programmi puliti”.

L’Olimpiade è un punto di arrivo ma anche un nuovo punto di partenza: avete già dichiarato di voler continuare l’attività per il prossimo quadriennio. Il classico “ricambio” generazionale che avviene ad ogni ciclo Olimpico potrebbe davvero consentirvi di lottare per il podio…

(Nicole) “Noi pensiamo di si perché comunque ad oggi, nella nostra specialità, ci sono molti team che anche se anche se non smetteranno nella prossima stagione penso non proseguiranno per altri quattro anni. Questo ci darà la possibilità di avanzare in classifica anche se, non avendo ancora raggiunto il nostro massimo e avendo ancora un ampio margine di miglioramento, indipendentemente da questo aspetto saremo in grado nelle prossime stagioni di raccogliere quelle soddisfazioni che finalmente quest’anno sono iniziate ad arrivare“.

Sono stati annunciati per il prossimo anno dei grandi cambiamenti nel sistema di punteggio. Pensate che potreste trarne vantaggio in qualche modo?

(Matteo) “Fondamentalmente non ci saranno grossi cambiamenti nel sistema di punteggio, quello avverrà ancora più avanti, tra altri quattro anni. Con le novità del sistema di giudizio succederà che la qualità dell’elemeneto verrà premiata ancora di più, così come l’errore verrà ancora di più punito. Tendenzialmente per noi questa è una cosa buona perché la nostra caratteristica è quella di eseguire gli elementi di coppia molto bene, anche meglio di altri. Questo nuovo sistema ci consentirà di avere punteggi più alti sugli elementi di coppia, non giocando dalla parte di chi li esegue in modo traballante. Dal mio punto di vista sarà importante nel prossimo quadriennio sottolineare il lavoro sulla qualità del pattinaggio, sulla qualità degli elementi e sull’esecuzione di ogni elemento: è proprio la nostra strada, quello che abbiamo sempre cercato di fare e probabilmente saremo anche agevolati da queste novità“.





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Foto: Valerio Origo

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