Il pattinaggio artistico vivrà venerdì il suo ultimo atto nel programma dei Giochi Olimpici invernali di PyeongChang 2018 con il programma libero femminile.
Il programma corto di mercoledì è stato caratterizzato dalle spettacolari prestazioni delle due pattinatrici russe di punta, co-favorite della vigilia per la medaglia d’oro, che si sono strappate vicendevolmente il primato mondiale: prima la campionessa mondiale Evgenia Medvedeva è andata a stabilire il record con 81.61 punti, poi la campionessa europea Alina Zagitova ha risposto con un impensabile totale di 82.92 punti. Le due giovani allieve di Eteri Tutberidze si sfideranno nuovamente nel free skating di domani, con la quindicenne Zagitova che a questo punto partirà con i favori del pronostico, visto che sulla carta è proprio il secondo segmento di gara quello nel quale è in grado di esprimersi al meglio.
In caso di vittoria, Zagitova diventerebbe una delle più giovani campionesse olimpiche di sempre: nella storia, infatti, solamente la statunitense Tara Lipinski a Nagano 1998 e la norvegese Sonja Henie a St. Moritz 1928 hanno trionfato prima di compiere il sedicesimo anno di età, anche se il primato assoluto per una medagliata spetta alla britannica Cecilia Colledge, argento a 15 anni e 79 giorni nell’edizione di Garmisch-Partenkirchen 1936.
La battaglia per la medaglia di bronzo vedrà impegnate quattro pattinatrici sulle sei che potevano puntare al gradino più basso del podio, vista l’autoeliminazione della terza russa Maria Sotskova, addirittura dodicesima, ed il notevole distacco accumulato dalla canadese Gabrielle Daleman, settima. Il terzo posto al momento è occupato dall’altra pattinatrice della foglia d’acero, Kaetlyn Osmond, già medagliata d’argento nella scorsa edizione della rassegna iridata, che vanta meno di tre punti di vantaggio sulla giapponese Satoko Miyahara e più di cinque sull’altra nipponica Kaori Sakamoto e sull’azzurra Carolina Kostner, che andrà a caccia dell’ennesima impresa della sua carriera.
La posizione dell’altoatesina dopo il primo segmento di gara non è forse quella sperata alla vigilia della gara, ma la tiene ancora in gioco per quel bronzo che rappresenta il massimo obiettivo oggettivamente raggiungibile. Reduce dalla terza posizione nella rassegna continentale, Kostner può sicuramente puntare sulla mancanza di costanza da parte delle sue avversarie, che spesso hanno commesso errori in momenti chiave della loro carriera. Tuttavia, Osmond, Miyahara e Sakamoto hanno tutte dimostrato di essere in gran forma, visto che le tre hanno realizzato il proprio primato personale nello short program, al contrario dell’azzurra. In caso di successo nella rincorsa al terzo posto, Kostner potrebbe scrivere diversi record, diventando la prima azzurra a vincere due medaglie nel pattinaggio di figura e la seconda ultratrentenne a salire sul podio olimpico della gara femminile dopo Ethel Muckelt, bronzo a trentotto anni suonati nel lontano 1924. Ricordiamo inoltre che l’ultimo podio tutto europeo in questa gara si ebbe nel 1936 a Garmisch-Partenkirchen.