Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Carolina Kostner illumina e trascina l’Italia nel team event. La Musa è da medaglia nell’individuale?

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Ai quarti Giochi Olimpici della carriera, a 31 anni appena compiuti e dodici stagioni dopo essere stata la nostra portabandiera a Torino 2006, Carolina Kostner ha avuto ancora la forza di incantare e sul ghiaccio delle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 non ha deluso le aspettative. La nostra stella indiscussa, colei che ci ha regalato emozioni e trionfi per oltre un decennio, ha fatto il proprio debutto nel programma corto del team event e ha subito fatto capire di essere sul pezzo: ha illuminato la scena, ha strappato una preziosa seconda posizione (a sei punti da Evgenia Medvedeva che ha realizzato il nuovo record del mondo) e ha trascinato l’Italia alla seconda parte della prova a squadre.

La nostra Nazionale è in piena lotta per il podio, i programmi liberi decreteranno quali saranno le squadre a conquistare le medaglie e la nostra formazione è in lizza per un posto sui gradini più magici. Il faro del pattinaggio artistico azzurro ha dato la risposta che tutti si aspettavano, ha totalizzato un pesante 75.10 che è superiore a quanto aveva ottenuto alle Finali del Grand Prix e leggermente inferiore alla prova da sballo che aveva esibito agli Europei poi conclusi con la medaglia di bronzo (78.30, sua miglior prestazione di tutti i tempi nel segmento). Come sempre è stata la sua eccezionale interpretazione, unita a tanta eleganza e a una inarrivabile bellezza artistica, a fare la differenza: 38.14 punti di components sono infatti incredibili, a soli sette centesimi dalla Medvedeva che naturalmente è scappata via nella parte tecnica (tra l’altro Carolina ha commesso una piccola sbavatura sul primo elemento, valutato come under-rotated dal pannello).

Sulle noti di “Ne me quitte pas” di Celine Dion, la nostra Musa Danzante ha emozionato e ancora una volta ha fatto palpitare i cuori di tutti gli appassionati. Una prova di grandissima sostanza, perfetta per rompere il ghiaccio e per prendere confidenza con questi Giochi: l’obiettivo nemmeno tanto nascosto è quello di conquistare una medaglia nella prova individuale a quattro anni dal bronzo di Sochi 2014, senza dimenticare che nel frattempo ha dovuto scontare una squalifica e che è diventata la pattinatrice più longeva di tutto il circuito. I segnali arrivati oggi sono confortanti e permettono di guardare con ottimismo all’immediato futuro: innanzitutto domani la rivedremo sul ghiaccio per il programma libero sperando che l’Italia possa essere ancora in lotta per il podio nel team event, poi l’appuntamento è alla prossima settimana quando dovrà dare tutto per regalarci ancora una medaglia da vera Campionessa qual è.

Medvedeva sembra letteralmente imbattibile, dopo lo smacco subito agli Europei, vorrà battere Alina Zagitova: il duello per la vittoria sembra essere circoscritto a loro due. Per la terza piazza, però, la gara è apertissima. La canadese Kaetlyn Osmond, argento agli ultimi Mondiali, oggi è finita dietro alla Kostner di quattro punti. Attenzione però anche alla russa Maria Sotskova (già battuta durante l’ultima rassegna continentale, ma l’allieva di Elena Buianova era caduta nel corto) e alla nipponica Kaori Sakomoto, uscita bene dal Four Continents ma oggi non in gara (le è stata preferita Sakoto Miyahara, altra possibile outsider per la prova individuale). Da non sottovalutare la canadese Gabrielle Deleman (bronzo iridato) e la statunitense Mirai Nagasu (oggi ha gareggiato Braide Tennell).

 

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(foto Pier Colombo)

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