Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: la notte magica di Marchei-Hotarek e Della Monica-Guarise
Lo avevamo già ampiamente annunciato in fase di presentazione: le coppie di artistico italiane sono arrivate a PyeongChang 2018 in una condizione ottimale nell’anno del loro exploit; lo short program andato in scena questa notte è stato l’ennesima conferma conferma del grande lavoro svolto dagli atleti azzurri nel corso di questo quadriennio. Sia Valentina Marchei e Ondrej Hotarek che Nicole Della Monica e Matteo Guarise sono stati infatti protagonisti di due prestazioni eccezionali, chiuse in settima e nona posizione superando il proprio primato personale, polverizzando a vicenda il record italiano e prenotando un posto tra le primi dieci coppie dell’Olimpo.
Nicole Della Monica e Matteo Guarise hanno dato vita a un primo segmento di gara espressivo ed emozionante riuscendo, nonostante il pochissimo tempo a disposizione, a dare un senso ad ogni minimo passaggio e movimento coreografico della parte superiore del corpo, eseguendo ogni elemento tecnico con un grado di esecuzione (GOE) positivo da parte dei giudici: benissimo il triplo salchow in parallelo iniziale con eccellente unisono e parabola e il triplo twist anche se, purtroppo, chiamato a livello 3 (la coppia è in grado di raccogliere anche il livello 4). Il terzo elemento del programma, il triplo rittberger lanciato, è stato quello con un giudizio più vario da parte dei giudici, andando infatti dal +2 al -1, con un GOE comunque positivo. Davvero ottimo il sollevamento del gruppo 3 e la spirale della morte, chiamate livello 4, così come la serie di passi e la trottola d’incontro finale tutte di livello massimo. Della Monica-Guarise con il punteggio di 74.00 (40.41 nel tecnico, 33.59 nelle components) hanno migliorato di ben quattro punti il proprio primato personale nello short, guadagnando anche un ottimo riscontro sulle componenti del programma, salite di due punti rispetto ai Campionati Europei, migliorando soprattutto sulla voce “Transition“, passata dai 7.82 punti della tappa del circuito Grand Prix francese ai 8.25 ottenuti nel segmento di gara odierno.
Sembrava quasi impossibile replicare quanto accaduto nello short program dei Campionati Europei di Mosca; eppure Valentina Marchei e Ondrej Hoatarek ci sono riusciti. La loro performance è stata abbastanza speculare all’altra coppia azzurra dal punto di vista tecnico, con una minima differenza sul grado di esecuzione, inferiore di solo 5 centesimi rispetto a Nicole e Matteo. Dopo un buon triplo salchow, gli atleti hanno raccolto degli 0 e -1 da parte dei giudici sul triplo twist (chiamato livello 3) da sempre punto debole della coppia seppur molto migliorato negli ultimi mesi. Molto bene il sollevamento del gruppo 3, la spirale della morte e la trottola d’incontro (tutti di livello 4). Il punto di forza di Valentina e Ondrej risiede nella grande capacità di coinvolgere il pubblico; la coppia ha quindi fatto letteralmente esplodere la Gangneung Ice Arena nella sequenza di passi finale, eseguita in modo esplosivo ed energico, a tempo con il frammento dance del brano “Tu vuo’ fa l’americano“. Bellissimo e significativo lo sguardo stupito e incredulo di Valentina al Kiss&Cry una volta assegnato il nuovo record italiano (conquistato da Della Monica-Guarise venti minuti prima) di 74.50 (40.36 nel tecnico, 34.14 nelle components) ottenuto grazie all’altissimo punteggio delle componenti del programma, in particolare sulle ultime due voci “Composition” e “Interpretation of the music”, cresciute esponenzialmente rispetto al Campionato Europeo: dai 7.96 e 8.07 della rassegna continetale ai 8.68 e 8.71 della short program Olimpico. Un vero trionfo. “Ma cosa abbiamo fatto?” chiede incredula Marchei al proprio team con lo sguardo pieno di felicità. Avete semplicemente superato i vostri limiti Valentina, per l’ennessima volta; e non sarà l’ultima, ne siamo certi.
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Foto: Valerio Origo