Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: spettacolo nel Gala finale, applausi per gli italiani, ovazione per Yuzuru Hanyū

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Terminate le competizioni con il programma libero femminile di venerdì, il pattinaggio di figura ha chiuso definitivamente il proprio sipario sui Giochi Olimpici invernali di PyeongChang 2018. Nella nottata italiana abbiamo infatti assistito infatti al tradizionale Gala d’esibizione, ultimo atto sulla patinoire della Gangneung Ice Arena, nel quale gli appassionati hanno potuto rivedere sul ghiaccio tutti i principali protagonisti delle gare a cinque cerchi.

Molto apprezzati, come sempre, i programmi dei pattinatori italiani, che non a caso hanno ricevuto due inviti per questo evento, riservato ai primi quattro di ciascuna gara con l’aggiunta di diverse wild card per i padroni di casa e non solo. Anna Cappellini e Luca Lanotte hanno riproposto il mix di musiche di Charlie Chaplin, sulle cui note hanno potuto esprimere tutta la loro abilità interpretativa, mentre Valentina Marchei ed Ondřej Hotárek si sono esibiti sulla canzone Barbie Girl degli Aqua, programma che aveva già riscosso grande successo in occasione dell’ultima rassegna continentale. Tanti applausi, naturalmente, anche per gli atleti in casa e per la coppia nordcoreana Ryom Tae-Ok / Kim Ju-Sik.

Momento di commozione per l’esibizione della coppia canadese Meagan Duhamel ed Eric Radford, che ha già annunciato il proprio ritiro dalle competizioni dopo questa esperienza olimpica, che li ha visti ottenere due medaglie (oro a squadre e bronzo nella gara delle coppie d’artistico). I rappresentanti della foglia d’acero, che comunque sicuramente continueranno a pattinare in altre esibizioni, hanno eseguito il loro programma sulle note di Piano Man di Billy Joel.

Il finale è stato tutto un crescendo che ha portato alle esibizioni dei medagliati d’oro nelle diverse specialità: i canadesi Tessa Virtue e Scott Moir hanno aperto le danze (é il caso di dirlo), sulle note di Long Time Running, seguiti dalla giovanissima zarina russa Alina Zagitova (Afro Blue, di Jazzmeia Horn), e dalla coppia tedesca Aliona Savchenko / Bruno Massot (Up All Night di Oliver Tank), ma l’ultimo atto è toccato al due volte campione olimpico, il giapponese Yuzuru Hanyū, accolto dalla solita ovazione al termine del suo programma sulle note di Notte stellata (The Swan).

A chiudere l’esibizione è stato il tradizionale saluto di tutti i pattinatori verso il pubblico.

giulio.chinappi@oasport.it





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Foto: Pier Colombo

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