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Rugby
Rugby, Sei Nazioni 2018: Italia-Inghilterra 15-46, le pagelle degli azzurri. Minozzi strepitoso
Prestazione superba per 2/3 di partita: l’Italia, in uno Stadio Olimpico di Roma gremito, riesce a tenere il passo dell’Inghilterra pluri trionfatrice del Torneo. La luce azzurra si spegne al 70′ e i fenomeni inglesi dilagano per 46-15, ma la prestazione tricolore è tutt’altro che da scartare. Andiamo a rivivere il match con le pagelle dei protagonisti.
Matteo Minozzi, voto 8: non sbaglia praticamente mai. Sempre attentissimo al volo, concede qualche saggio della sua classe con l’ovale in mano, portando avanti la squadra con i suoi strappi. Non ha pagato lo scotto del debutto, è pronto a giocare da titolare.
Tommaso Benvenuti, voto 7: il trequarti della Benetton Treviso sfrutta l’occasione concessagli da O’Shea e mette in campo un’eccellente prestazione. E’ sua la prima meta nel Torneo da parte degli azzurri.
Tommaso Boni, voto 6,5: “La meta di Boni annullata ci avrebbe dato energie per finire meglio” queste le parole di Parisse nel post gara. Un vero peccato, perché l’azione azzurra era stata eccellente e il centro delle Zebre era stato bravissimo a schiacciare in meta. Purtroppo però un leggero in avanti nel loop con Allan.
Tommaso Castello, voto 7,5: uno dei migliori della banda di Conor O’Shea. Il centro delle Zebre non si tira mai indietro quando c’è bisogno di portare in avanti l’ovale e guadagna metri in modo strepitoso. Il posto da titolare sembra essere acquisito.
Mattia Bellini, voto 6,5: parte malissimo, venendo beffato per ben due volte dal Man of the Match Watson ad inizio partita, con l’inglese che ha timbrato due mete nel giro di 10′. Poi però si riprende, soprattutto in fase offensiva, andando a siglare la seconda meta dell’incontro per gli azzurri.
Tommaso Allan, voto 6,5: ancora molto incostante (da dimenticare l’inizio di partita), ma quando si accende mette in campo numeri di alta classe. L’apertura azzurra, tornato titolare, non tradisce contro l’Inghilterra e avrà sicuramente le proprie opportunità all’interno del Torneo.
Marcello Violi, voto 5,5: grandi difficoltà per il mediano di mischia delle Zebre nello smistare il gioco, con la squadra inglese sempre pronta a placcare sul primo uomo.
Sergio Parisse (c), voto 6: solita prestazione di sostanza da parte del capitano azzurro. Non arrivano giocate strepitose, ma è il primo a reagire e il primo a dar morale ai propri compagni. Anche a livello psicologico una forza in più.
Renato Giammarioli, voto 5,5: è il debutto nel Torneo (secondo caps azzurro) per il giovanissimo flanker delle Zebre. La prestazione è poco sotto la sufficienza, anche a causa di una squadra avversaria di livello eccezionale.
Sebastian Negri, voto 6,5: momento di forma spaziale per il giocatore nativo dello Zimbabwe. Anche per lui il debutto nella manifestazione, condito da una buonissima performance.
Dean Budd, voto 6: tanta lotta e placcaggi per l’uomo della Benetton Treviso.
Alessandro Zanni, voto 6,5: splendido ritorno in campo per il seconda linea della Benetton che si prende l’applauso dell’Olimpico all’ingresso per il 100mo cap. La prestazione comunque è tutt’altro da scartare: è tornato in maglia azzurra e vuole restare in questo gruppo.
Simone Ferrari, voto 5: tantissima fatica per il pacchetto di mischia azzurra.
Leonardo Ghiraldini, voto 5,5: in mischia soffre, nel gioco aperto però è di gran lunga il migliore della prima linea tricolore. In un match fisico come quello odierno, il veterano azzurro si fa ben notare.
Andrea Lovotti, voto 5: 40′ in campo e tanta tanta fatica in praticamente tutte le fasi di gioco.
Nicola Quaglio, voto 5: una trentina di minuti di gran fatica per il pilone della Benetton Treviso.
Tiziano Pasquali, voto 5: sostituisce il compagno di reparto, ma non riesce a fare molto meglio contro i piloni britannici.
Maxime Mbanda’, voto 6: entra bene in campo al posto del compagno di club Giammarioli. Il flanker nativo di Roma si fa vedere bene e, nel momento peggiore della squadra tricolore, è uno dei pochi a provare a cambiare le carte in tavola.
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gianluca.bruno@oasport.it
Foto: Lorenzo Di Cola