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Rugby, Sei Nazioni 2018: le chiavi per far male all’Irlanda. Disciplina e classe con gli avanti per sfondare il muro verde

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Prima la seconda forza al mondo, ora la terza squadra del ranking internazionale: inizio di Sei Nazioni peggiore per l’Italrugby non poteva esserci. Dopo aver subito la fisicità e la corsa dell’Inghilterra domenica all’Olimpico, pur giocando una partita dignitosa e per più di 60′ alla pari con il XV della Rosa, gli azzurri di Conor O’Shea volano nella patria del proprio ct, in Irlanda, dove sabato affronteranno la nazionale di casa. Mission impossible: a Dublino i verdi vanno a caccia della seconda vittoria di fila per provare ad impensierire gli inglesi nella lotta al successo finale.

Come presentarsi in terra irlandese per provare a spaventare il XV di casa? Poche sono le chiavi per far male alla squadra guidata da Joe Schmidt, che spinta dal pubblico potrebbe davvero sfruttare tutte le debolezze azzurre per portare dalla propria parte un match nella quale parte ovviamente come netta favorita. Anche i precedenti parlano chiaro: una sola vittoria per l’Italia nella manifestazione, arrivata in una splendida giornata nel 2013, però all’Olimpico di Roma. Per quanto riguarda le trasferte, sempre e solo sconfitte.

Servirà tantissima disciplina per non armare il piede di Jonathan Sexton, che si è preso la palma di MVP della prima giornata con una giocata davvero eccezionale, con la quale ha spento il pubblico dello Stade de France (un drop da oltre 40 metri a tempo scaduto). Sui piazzati l’apertura irlandese è praticamente un cecchino. Gli irlandesi nella prima giornata con i transalpini non hanno dato grande spettacolo, ma sono apparsi davvero cinici nei momenti importanti e non hanno lasciato nulla al caso. Solo la difesa, soprattutto sulla meta transalpina timbrata da Thomas, si è fatta trovare impreparata: servirà dunque il gioco migliore da parte degli avanti azzurri per provare a sfruttare qualche indecisione, magari con giocate come quelle viste domenica scorsa con l’Inghilterra, che hanno esaltato il pubblico dell’Olimpico. Per quanto riguarda la mischia, poi, c’è bisogno di crescita per il pacchetto tricolore: malissimo con gli inglesi, in casa dei Verdi si dovrà dare molto di più per provare a spuntarla sul piano fisico.

 





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Foto: FIR (utilizzo editoriale)

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