Salto con gli sci
Salto con gli sci, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Alex Insam, obiettivo futuro. Le sorelle Malsiner certezza per il futuro
Le Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 sono ormai alle spalle, oltre due settimane in cui i migliori interpreti degli sport della neve e del ghiaccio si sono sfidati in Corea del Sud. Dopo il grande appuntamento, è lecito provare a trarre un bilancio dei risultati raccolti, confrontandoli con le previsioni per provare anche a definire quali possano essere i termini di crescita. Il salto con gli sci, nel suo complesso, non ha portato grandi risultati, ma la speranza è di poter migliorare grazie ai giovani in ottica futura.
In campo maschile, prendendo in esame sia la gara sul Normal Hill che la gara sul Large Hill, solo Alex Insam è riuscito ad accedere alla seconda serie di salti, nella competizione sul grande. Il gardenese ha ottenuto un’ottima 23esima posizione, risultato che ne testimonia il potenziale dopo una prima parte di stagione in sordina. Da qui in avanti, l’atleta classe 1997 può crescere ulteriormente, sia nel finale di stagione (troverà gare adatte alle sue caratteristiche, come quelle sui trampolini di volo come Vikersund e Planica) sia in vista dei prossimi anni, dove piazzamenti di questo tipo potrebbero diventare una costante. Il suo percorso di crescita sembra ben indirizzato, anche se è difficile valutare fino a dove potrà arrivare. Le qualità non gli mancano.
Sebastian Colloredo e Davide Bresadola, i due atleti più esperti della squadra, non sono invece riusciti ad accedere alle seconde serie di salti. Non sono mancate, però, le occasioni: Colloredo ha bucato il salto dal Normal Hill (dove forse aveva le maggiori possibilità di passare), mentre Bresadola è caduto sul lungo dopo aver ottenuto una misura che probabilmente gli avrebbe consentito quantomeno di lottare per la seconda serie. Entrambi, ormai esperti e con diverse stagioni di Coppa del Mondo alle spalle, hanno probabilmente raggiunto il loro massimo livello e difficilmente cresceranno ulteriormente. Restano atleti solidi che possono competere ai massimi livelli, pur senza ambizioni di chiudere nelle primissime piazze. Federico Cecon, invece, ha completato il quartetto per la gara a squadre, mentre nelle prove individuali il suo livello si è dimostrato lontano dagli standard di Coppa del Mondo.
Sorridono, ma senza esagerare, le donne. L’Italia ha piazzato Lara e Manuela Malsiner tra le prime 20, risultato in linea con le aspettative della vigilia e in particolar modo con il livello espresso sul trampolino di Alpensia. Entrambe sono ancora piuttosto lontane dalle migliori al mondo, ma l’età è dalla loro parte. In particolare, Lara deve ancora compiere 18 anni ed è uno dei migliori prospetti mondiali a livello giovanile. Entrambe possono provare, nel futuro prossimo, ad entrare con costanza tra le migliori 10 al mondo, anche se non sarà facile considerando che la competitività di diverse squadre sta crescendo anche tra le donne. Purtroppo, Elena Runggaldier ed Evelyn Insam non sono riuscite a qualificarsi per la seconda serie: dalla prima era lecito aspettarsi qualcosa di più (in genere riesce quasi sempre ad entrare in zona punti), mentre Insam è alla ricerca dei meccanismi persi dopo le Olimpiadi di Sochi 2014. Al momento, è molto lontana dai livelli che aveva raggiunto nello scorso quadriennio.
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gianluca.santo@oasport.it