Sci Alpino

Sci alpino, Olimpiadi PyeongChang 2018: chi traccerà il superG maschile? Alberto Ghidoni deve inventarsi qualcosa

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Alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 è tempo di superG. Dopo i rinvii dei giorni scorso il meteo sembra aver concesso una tregua con il vento che è finalmente placato, consentendo il regolare svolgersi delle gare. Il nuovo programma porterà gli sciatori a fare gli straordinari perché dopo la discesa tocca subito al superG. Una prova diversa da quella precedente, sempre sul pendio dello Jeongseon Alpine Centre.

I nomi dei favoriti saranno sempre gli stessi, ovvero quelli dei norvegesi Aksel Lund Svindal e Kjetil Jansrud. Il primo si è finalmente preso l’oro olimpico che in discesa ancora gli mancava, il primo non solo per lui ma anche per la sua Nazionale, ed andrà a caccia della doppietta; il compagno di squadra e amico è invece il leader della Coppetta di specialità. Ma attenzione alla voglia di rivincita di Beat Feuz, dopo il bronzo in discesa, gara in cui era super favorito, che però non trova nel superG la sua gara ideale, non potendo esaltare appieno le sue doti di scorrimento. Chi, invece, si trova bene in questa specialità sono i rappresentanti dello squadrone austriaco, su tutti Vincent Kriechmayr.

Anche gli italiani potranno dire la loro. Dominik Paris e Peter Fill proveranno a dimenticare la delusione della discesa, dove il primo si è fermato ai piedi del podio, mentre il secondo ha chiuso ottavo. Entrambi, però, non hanno brillato particolarmente in superG, con un settimo posto come miglior risultato. La sensazione della vigilia è che sarà Christof Innerhofer quello con più chance: sa esaltarsi in gara secca e soprattutto dare il meglio di sé quando c’è da tirare fuori la tecnica. La pista, però, poco si presta e allora Inner avrà bisogno di un “aiuto”…

A tracciare il superG sarà Alberto Ghidoni, l’allenatore responsabile della velocità italiana. Inevitabile, dunque, pensare che il tecnico azzurro possa disegnare un tracciato adatto ad esaltare le caratteristiche dei suoi atleti. Se non altro, anche per mettere un po’ di sale ad una gara che si svolge su un pendio “facile”, a detta di tutti, senza particolari insidie e quindi ben lontano dalle leggendarie piste a cui il Circo Bianco è abituato. “Credo sia difficile inventarsi qualcosa per renderlo più spettacolare, forse è possibile tracciare un po’ più veloce ma più di tanto non è possibile fare“, parole dello stesso Ghidoni, quando si è corso qui in Coppa del Mondo due anni fa. Qualcosa, però, dovrà inventarselo per rendere la gara spettacolare. Soprattutto dopo le polemiche in seguito alla discesa della combinata, abbassata proprio alla partenza del superG con un percorso piatto che ha penalizzato e non poco gli specialisti della velocità.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Fisi-Pentaphoto

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