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Sci alpino, Olimpiadi PyeongChang 2018: chi traccerà le due manche di slalom? Stefano Costazza disegnerà la seconda

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Ultima gara individuale per lo sci alpino maschile alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Lo slalom chiude il programma delle gare singole, in attesa della “prima” del team event sabato. Un nome spicca sugli altri, quel Marcel Hirscher che era arrivato in Corea senza medaglie d’oro al collo e che sulle piste olimpiche ne ha trovate addirittura due. Inevitabile considerarlo favorito, tenendo conto anche del bottino stagionale, con sei vittorie in questa specialità su otto gare disputate. Il suo primo avversario porta il nome di Henrik Kristoffersen, norvegese capace quest’anno di batterlo a Kitzbuehel, dopo tante beffe. Lo scandinavo ha ben figurato in gigante, rimontando nella seconda manche fino all’argento, e per domani promette battaglia.

La lotta sembra riservata a questi due nomi ma in tanti possono inserirsi. Dagli austriaci Michael Matt e Manuel Feller, agli svedesi Matts Olsson, Mattias Hargin e André Myhrer, senza sottovalutare gli svizzeri Luca Aerni e Daniel Yule così come il francese Alexis Pinturault. Ci proveranno anche gli azzurri: sono Stefano Gross e Manfred Moelgg ad avere più chance, consapevoli che per il podio serve una gara perfetta e senza sbavature, purtroppo mai arrivata in stagione. Per il bolzanino, poi, si aggiunge il problema muscolare accusato nei giorni scorsi.

Tanto dipenderà dal disegno delle due manche. La prima potrà essere favorevole ad Hirscher, perché sarà tracciata dal tecnico della squadra austriaca Michael Pircher. Un vantaggio non da poco, perché il Cannibale spesso costruisce le sue vittorie proprio nella prima discesa, riuscendo ad aggredire sin da subito e a prendere rischi impensabili per gli altri. Pircher potrebbe infatti disegnare un tracciato con linee dirette, che vanno aggredite, proprio come riesce meglio al suo pupillo.

L’imperativo per Kristoffersen sarà perdere il meno possibile nella prima manche, cercando di sfruttare la seconda che potrebbe essergli maggiormente favorevole. La mano che la disegnerà sarà italiana, quella di Stefano Costazza, che potrebbe virare verso un percorso più ritmato, in cui far valere di più la capacità di stare sugli spigoli e collegare le curve. Qualcosa di cui potranno beneficiare Gross e Moelgg ma soprattutto, come detto, Kristoffersen. Come sempre, però, l’ultima parola spetterà ad Hirscher.

 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: FISI-Pentaphoto

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