Sci Alpino

Sci alpino, Olimpiadi PyeongChang 2018: le pagelle. Re Marcel Hirscher, che rimonta di Kristoffersen. Bravo Riccardo Tonetti!

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Il gigante maschile dello sci alpino a PyeongChang 2018 si è chiuso con una strepitosa vittoria dell’austriaco Marcel Hirscher, che ha vinto l’oro davanti al norvegese Henrik Kristoffersen e al francese Alexis Pinturault. Diamo i voti ai protagonisti della gara e agli azzurri.

Marcel Hirscher 10 – Quale altro voto si può dare ad un campione del genere? Arrivava a PyeongChang senza medaglie d’oro olimpiche, ma dopo essersi sbloccato in combinata ci ha preso gusto. Solo una volta in stagione era stato battuto in gigante: una superiorità che ha mostrato anche in Corea con due manche fantastiche. Anche nella seconda non ha per niente gestito il vantaggio che aveva (superiore a 1″) ma è sceso a tutta, come solo lui riesce a fare. Dominante.

Henrik Kristoffersen 8 – Ancora una volta deve arrendersi ad Hirscher. Stavolta, però, il norvegese lo fa con molti meno rimpianti, perché l’argento, dopo la brutta prima manche, è già un risultato incredibile. Un podio arrivato con una rimonta pazzesca, non senza rischi, facendo meglio di tutti. Il gigante, poi, non è certo la sua specialità preferita e dunque questo risultato è il modo migliore per arrivare allo slalom, in cui si rinnoverà il duello con Hirscher.

Alexis Pinturault 7 – Il suo obiettivo della vigilia era arrivare a due medaglie ed è stato raggiunto. Dopo l’argento in combinata, il bronzo in gigante. Nella prima manche è stato l’unico a stare nella scia (7 decimi) di Hirscher, poi nella seconda ha commesso qualche sbavatura di troppo, scendendo di un gradino del podio. Un bronzo che lo consacra ancor di più come uno dei migliori di questa specialità.

Riccardo Tonetti 7 – Un voto ampiamente meritato. In pochi si aspettavano un suo exploit ed invece l’azzurro ha sorpreso tutti. Una prima manche fantastica, interpretando al meglio la pista, e un quarto posto che ha fatto sognare. All’Olimpiade, però, contano solo le medaglie e allora una volta nella lotta Riccardo si è giocato fino in fondo le sue chance, senza calcoli, rischiando anche nella seconda frazione. È andata male, ma non gli si può rimproverare nulla se non apprezzare il suo atteggiamento.

Manfred Moelgg 6 – Una prova sufficiente. Non ci si attendevano grandi cose da lui, non essendo questa la sua specialità: due discese con diverse imprecisioni che gli valgono il 13° posto, su un percorso in cui ha mostrato poca confidenza. Un antipasto in vista dello slalom, più congeniale alle sue caratteristiche.

Florian Eisath 6 – A 34 anni ha vissuto la sua prima Olimpiade. Una bella soddisfazione ed un premio alla carriera. Ha provato a giocarsela con due manche ordinate, su un tracciato un po’ troppo veloce per le sue caratteristiche. Chiude al 14° posto.

Luca De Aliprandini 5,5 – Poteva essere la mina vagante dell’Italia e per tre quarti di prima manche lo è stato. Perfetto nella parte alta, in cui ha fatto meglio di tutti, e continuo nella sua azione, l’azzurro era in linea per giocarsi un piazzamento ancora migliore rispetto a quello di Tonetti. A due porte dalla fine, però, il sogno si è infranto con una brutta scivolata, senza conseguenze, che però lascia tanto amaro in bocca. Peccato!

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Fisi-Pentaphoto

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