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Sci Alpino

Sci alpino, Olimpiadi PyeongChang 2018: Matthias Mayer in trionfo in SuperG. Male l’Italia, settimo Paris

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Matthias Mayer si conferma uomo da grandi appuntamenti e conquista la medaglia d’oro in superG nello sci alpino alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. L’austriaco, mai vittorioso nell’attuale stagione di Coppa del Mondo (dove è salito sul podio per quattro volte), ha preceduto lo svizzero Beat Feuz ed il norvegese Kjetil Jansrud, entrambi già nella top3 della discesa libera in questa edizione dei Giochi.

Rispetto a ieri il manto della neve più compatto ha fatto sì che la pista non si deteriorasse. Ne ha approfittato Mayer, che con il pettorale n.15 ha attaccato al massimo, producendo sempre grande velocità sul tracciato molto tecnico disegnato da Alberto Ghidoni, allenatore degli azzurri. Il 28enne di Afritz, già campione olimpico a Sochi 2014 in discesa, ha preceduto di 13 centesimi Feuz e di 18 il detentore del titolo Jansrud.

Quarta piazza a sorpresa per il francese Blaise Giezendanner: la gara della vita non è bastata al transalpino per arpionare una medaglia, rimasta distante due decimi.

Dopo il trionfo di ieri, non è riuscito a ripetersi Aksel Lund Svindal. Il norvegese ha sofferto le maglie troppo anguste nella parte centrale della pista, terminando in quinta posizione a 0.49 dalla vetta.

Sesto uno dei grandi favoriti della vigilia, Vincent Kriechmayr: l’austriaco ha ‘tenuto’ troppo incidendo eccessivamente con la lamina un manto che invece bisognava accarezzare.

Settimo Dominik Paris: dopo il quarto posto in discesa, altro buon piazzamento per l’azzurro, a cui tuttavia manca sempre qualcosa per lasciare il segno in un grande appuntamento (ad eccezione dell’argento vinto ai Mondiali di Schladming 2013). In questa stagione l’altoatesino ha palesato qualche problema tecnico di troppo nell’affrontare le curve.

Non è stata una buona giornata, nel complesso, per i colori azzurri. Christof Innerhofer, attesissimo, non è andato oltre il sedicesimo posto (+1″46), pur senza commettere errori evidenti: il 33enne di Gais si è preso anticipi eccessivi, pagati a caro prezzo in termini cronometrici. Peter Fill, scattato con il pettorale n.1, prima ha commesso un grave errore, poi ha saltato una porta, non terminando la prova. Discreta prestazione per Matteo Marsaglia, ventesimo a 1″67.

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Foto: FB Mayer

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