Sci Alpino
Sci alpino, un poker di azzurre a caccia della medaglia in gigante: Federica Brignone nel lotto delle favorite, Moelgg, Bassino e Goggia per sorprendere
È forse la gara di sci alpino che a queste Olimpiadi Invernali può dare più soddisfazioni all’Italia. Le azzurre si presentano ai cancelletti di partenza con la forza e la consapevolezza di chi, a parte l’ultima gara a Lenzhereide, è salito sul podio in tutte le gare a cominciare dal 7 gennaio 2017. Il gigante femminile è probabilmente una delle gare che più di tutte fa sognare i tifosi azzurri, con le nostre quattro portacolori che hanno concrete possibilità di salire sul podio nella gara fra le porte larghe.
Federica Brignone, insieme a Mikaela Shiffrin, VIktoria Rebensburg, Tessa Worley e Raghinild Mowinckel si giocherà la medaglia del metallo più prezioso in Corea. L’azzurra, vincitrice a Lienz e terza a Kronplatz, è reduce da un’ottima stagione fra le porte larghe e sogna il piazzamento di spessore. La concorrenza, però, è spietata, anche se Federica ha dimostrato di essere spesso in grado di governare bene la tensione e di fare la differenza nei tratti più ripidi del circuito. Sulla carta, è l’azzurra che può puntare più in alto.
Manuela Moelgg e Marta Bassino vengono invece da due stagioni opposte. La prima è partita alla grande con tre terzi posti nelle prime tre gare stagionali, andando anche molto vicina alla vittoria. La nativa di Brunico si è però spenta con il passare della stagione e non è riuscita a replicare quanto di buono mostrato nella prima parte. Per questo motivo è da considerare fra le outsider: la sua esperienza, però, può svolgere un ruolo determinante in una gara, tra l’altro articolata su due manche, in cui tenere i nervi saldi sarà fondamentale. Marta Bassino invece ha iniziato in sordina, uscendo dalla top 7 di specialità. Con il passare delle gare ha però ritrovato la forma migliore e ha collezionato un ottimo quarto posto a Kronplatz, comportandosi poi benissimo in combinata, dove è arrivata seconda a Lenzhereide: non ha nulla da perdere e potrebbe riuscire davvero a centrare un grande risultato.
Capitolo a parte per Sofia Goggia: la bergamasca, a dispetto del bronzo mondiale conquistato un anno fa a St Moritz, non è fra le favorite, complice una stagione che l’ha vista protagonista principalmente in velocità, in discesa e superG. Un solo podio per lei fra le porte larghe, anche se frutto di una seconda manche tracciata in modo molto particolare, quasi assimilabile a un superG. Sofia andrà, come sempre, a tutta, rischiando in ogni porta e cercando buone sensazioni in vista delle discipline veloci. Indubbiamente però, se riuscirà a scatenare tutta la sua potenza e velocità, potrà ambire alle posizioni di vertice.
andrea.voria@oasport.it
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Foto: Fisi-Pentaphoto