Sci di fondo
Sci di fondo, Federico Pellegrino verso una trasformazione: “Punterò alla staffetta per le Olimpiadi 2022”
Federico Pellegrino è indubbiamente la punta di diamante dello sci di fondo italiano, sta trascinando un intero movimento e sta regalando emozioni a grappoli. Il valdostano ha conquistato una sontuosa medaglia d’argento nella sprint alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 e si candida al ruolo di grande favorito nella prossima team sprint (anche se non sappiamo ancora quale sarà il suo compagno di squadra). Il 27enne è il volto simbolo dell’intero movimento, non soltanto per i suoi successi ma anche per la sua classe innata, per il suo carisma, per la sua personalità, per la capacità di fare gruppo e di ricoprire il ruolo di leader in maniera pacata, semplice, da vero uomo maturo. Stiamo parlando di un atleta dalle doti eccellenti ma anche di un uomo di sani principi che non si nasconde mai, che crede sempre di poter raggiungere gli obiettivi prefissati, che si allena scrupolosamente e con la motivazione del primo giorno.
Negli ultimi anni è stato letteralmente strepitoso alzando al cielo una Coppa del Mondo, vincendo un Mondiale (lo scorso anno nell’amata tecnica libera) e mettendosi al collo uno storico argento a cinque cerchi, il massimo risultato possibile nella tecnica classica (quella a lui meno congeniale) tenendo in considerazione la presenza di Johannes Klaebo, un mostro di straordinaria potenza, un fenomeno pazzesco destinato a dominare lo sci di fondo nei prossimi anni in tutte le distanze, un norvegese che sembra imbattibile e che in Corea del Sud sta emozionando.
Le sprint per il momento sono state il terreno di caccia prediletto di Federico Pellegrino che si è cimentato poche volte in altre distanze senza ottenere risultati di rilievo (ampiamente giustificabile, non si preparava per quello). Il futuro, però, potrebbe riservare una trasformazione per l’azzurro visto che ha dichiarato che punterà alla staffetta in vista delle Olimpiadi di Pechino 2022: “Penso che la staffetta potrebbe diventare il mio obiettivo primario“.
Chicco ha sempre creduto fermamente nelle potenzialità del quartetto: da un anno abbondante sosteneva che la gara di oggi poteva riservare sorprese e che l’Italia poteva essere protagonista. In pochi ci credevano, i nostri moschettieri sono rimasti in corsa per le medaglie per 27km prima del crollo di Giandomenico Salvadori che ha impedito poi a Pellegrino di lottare davvero per il podio a cinque cerchi. Per farsi trovare pronto sulle nevi cinesi, però, il valdostano dovrà radicalmente cambiare i propri allenamenti e il proprio approccio alle gare: dovrà concentrarsi sulla distanza e non più su sprint ripetuti, serviranno energie differenti, meno spunto ma più fondo. Federico è ancora molto giovane ma con gli anni gli sprinter perdono naturalmente quella brillantezza necessaria per fare la differenza e con Klaebo in circolazione si farà sempre più dura.
Dopo PyeongChang 2018 inizierà una vera e propria trasformazione che ci regalerà un Pellegrino leader della staffetta che cercherà di riportarci sul podio alle Olimpiadi? Servirà costruirgli attorno una squadra competitiva ma con determinazione e caparbietà non sono preclusi i più grandi traguardi.
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