Sci di fondo
Sci di fondo, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018. 30 km classica: Bjoergen-Kalla, il duello è sempre lo stesso
Bjoergen-Kalla, Kalla-Bjoergen. Non si scappa dal binomio delle super campionesse nel ballo delle favorite per la vittoria nella 30 km mass start a tecnica classica che chiude l’Olimpiade di PyeongChang.
Marit Bjoergen vuole lasciare il segno anche in Corea, in quella che, a meno di sorprese clamorose, dovrebbe essere la sua ultima gara olimpica, la conclusione di una storia meravigliosa. A PyeongChang sono già arrivate due medaglie individuali e due di squadra per la mamma di Trondheim ma non basta. Per completare la leggenda Marit Bjoergen vuole l’oro pesante, quello individuale nella gara che chiude il programma e che resta impressa nel ricordo di tutti gli appassionati. La tecnica non la penalizza, anzi, la condizione c’è, qualche energia, inevitabilmente, se ne è andata ma la norvegese ha l’esperienza giusta per gestire al meglio le forze.
Charlotte Kalla ha iniziato alla grande la sua Olimpiade ma qualcosa ha lasciato sul campo nella seconda settimana pagando dazio alla fatica. In particolare nella team sprint, dove non è apparsa brillantissima. Potrebbe essere un segnale in vista della lunga prova odierna ma potrebbe anche non esserlo perchè Kalla è abituata a recuperare in fretta e l’idea di andare a medaglia in tutte le discipline tranne la sprint, la stuzzica eccome. La tecnica, fino a qualche anno fa, sarebbe stata un problema, ora però non lo è più perchè i miglioramenti di Kalla in classico sono evidenti.
Nella lotta per l’oro è difficile spostarsi dal binomio sopra citato ma le outsider non mancano e sono più e meno le stesse delle altre gare, a partire dalla finlandese Parmakoski, anche lei plurimedagliata a PyeongChang. In casa Norvegia difficile un’impennata delle due star di Coppa che qui hanno raccolto solo le briciole, Weng e Oestberg, mentre potrebbe essere Haga la carta giusta da podio, Gli Usa non dovrebbero essere un fattore in alternato ma da Diggins si può aspettare di tutto, così come da Bjornsen. Attenzione alle svedesi, in particolare Andersson, qualsiasi altro inserimento nella lotta per il podio sarebbe una grande sorpresa ma, a fine delle due settimane olimpiche, spesso le sorprese sono all’ordine del giorno.