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Sci di fondo, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: gli obiettivi dell’Italia gara per gara

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SKIATHLON DONNE. In casa azzurra la sola Brocard, al momento, con la condizione di un mese fa, potrebbe inserirsi nella lotta per le prime quindici posizioni ma tenere il ritmo delle big a tecnica classica per evitare poi di restare soli all’inseguimento nella tecnica libera, che più le si addice, non sarà facile. Scardoni e Debertolis non sembrano in grado di poter reggere il ritmo delle migliori e possono al massimo puntare ad un piazzamento fra le prime 30.

SKIATHON UOMINI. L’Italia per questa gara si gioca una sola carta: Francesco De Fabiani che, se riuscisse ad unire la prova offerta in tecnica libera a Lillehammer e quella in tecnica classica (con terzo gradino del podio) a Oberstdorf nella 15 km mass start a skating, potrebbe anche entrare in gioco per le medaglie: difficile ma non impossibile.

SPRINT TECNICA CLASSICA DONNE. Vuerich e Laurent, che hanno dimostrato di essere in grande crescita di condizione a Seefeld, oltre a Brocard, proveranno ad entrare fra le migliori trenta e magari approdare in semifinale ma la tecnica non le aiuta e già superare il primo turno sarebbe un buon risultato.

SPRINT A TECNICA CLASSICA UOMINI. Federico Pellegrino è in corsa per la vittoria. Non sarà facile spezzare il dominio di Johannes Hopsfjot Klaebo, che ha vinto entrambi i precedenti in stagione con questo format. L’azzurro gioca “in trasferta” perché la sua tecnica preferita è quella libera ma ha lavorato tanto quest’anno per farsi trovare pronto anche sui binari. Rastelli ha le carte in regola per superare quantomeno il primo turno nella tecnica che predilige.

10 KM A TECNICA LIBERA DONNE. Brocard può giocarsi una posizione fra le prime 15 o 20 e sarebbe già un grande risultato.

15 KM TECNICA LIBERA UOMINI. E’ la gara con meno chance di medaglia per la squadra azzurra: De Fabiani starà già pensando a staffetta e 50 km a tecnica classica, Pellegrino avrà nelle gambe la fatica della sprint e penserà anche lui alle due gare finali: la sprint a coppie e la staffetta. Potrebbe essere il giorno giusto per risparmiare qualche energia, visto che speranze di medaglia oggettivamente non ce ne sono.

STAFFETTA 4×5 KM DONNE. L’Italia cercherà di limitare i danni, con una squadra senza velleità che sarà formata probabilmente da Debertolis, Scardoni, Brocard e una fra Laurent e Vuerich. Battere qualche nazionale alla portata è l’obiettivo principale delle azzurre, destinate ad una gara di retrovia.

STAFFETTA 4×10 KM UOMINI. Nella lotta per le medaglie potrebbe inserirsi di diritto anche l’Italia, che ha in De Fabiani e Rastelli due buoni interpreti delle frazioni a tecnica classica e al momento deve fare i conti con le incognite della tecnica libera, in una sorta di clamorosa inversione di tendenza rispetto al passato. Noeckler su distanze superiori ai 5 km non ha convinto quest’anno, Salvadori è piaciuto solo a sprazzi, Pellegrino sarà nella frazione di chiusura ma la sua presenza ha senso solo se i primi tre riusciranno a condurlo alla pari magari con il gruppetto che si giocherà il terzo gradino del podio, altrimenti aspettarsi da lui clamorose rimonte è impossibile. Molto dipenderà dallo stato di forma dimostrato dalla squadra azzurra nei giorni prima ma sognare è lecito, partendo dal presupposto che se dovesse arrivare un sesto o un settimo posto non sarebbe affatto un disastro come in altre occasioni importanti.

STAFFETTA SPRINT A TECNICA LIBERA DONNE. Questa è la gara dove l’Italdonne potrebbe prendersi la soddisfazione più grande dell’Olimpiade. Con Vuerich e Laurent, entrambe capaci di centrare la fase finale della sprint a tecnica libera di Seefeld dieci giorni fa, le azzurre sono da finale e, con una bella prova, anche da prime sei posizioni.

STAFFETTA SPRINT A TECNICA LIBERA UOMINI. Pellegrino e Noeckler sono stati la squadra pressochè perfetta negli ultimi due anni (argento mondiale in carica in tecnica classica). In difesa l’altoatesino, che sa correre sull’uomo, in attacco il valdostano, grandissimo finisseur. A Dresda, nell’unico precedente stagionale, gli azzurri hanno dominato ma Klaebo, bisogna dirlo, in quella occasione non era al meglio.

30 KM TECNICA CLASSICA MASS START DONNE. Non ci sono azzurre in grado di lottare con le più forti in questo format.

50 KM A TECNICA CLASSICA MASS START UOMINI. Carta da prime posizioni per l’Italia, con Francesco De Fabiani che predilige la tecnica classica, sa correre molto bene sull’uomo e, con una condizione smagliante, potrebbe anche dire la sua in un finale convulso.

 





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