Sci di fondo
Sci di fondo, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Johannes Hoesflot Klaebo pronto a dominare. Il norvegese vuole raccogliere ori a grappoli
Fenomeno, cannibale, Superman o, molto più semplicemente, Klaebo. Potrebbe essere lui l’uomo copertina di PyeongChang2018. Il gigante norvegese, esploso letteralmente un anno fa come specialista delle sprint e capace nella stagione in corso di dominare in ogni campo, in entrambe le tecniche, su ogni distanza. Johannes Hoesflot Klaebo è uno di quei campioni destinati a segnare un epoca, come lo fu, per restare in tempi recenti, Gunde Svan, Bjoern Daehlie, come lo è stato in buona parte Petter Northug che di Klaebo è l’idolo assoluto.
Fisico, potenza, intelligenza tattica, resistenza alla fatica, capacità di recupero: Klaebo ha tutto per essere il grande protagonista in una manifestazione che ti mette alla prova per cinque o sei volte nel giro di due settimane, con gare differenti, avversari differenti, tecniche differenti.
Se manterrà quanto dichiarato alla vigilia, Klaebo parteciperà a tre gare individuali, lo Skiathlon, la sprint a tecnica classica e la 50 km mass start a tecnica classica, e due a squadre, staffetta e staffetta sprint a tecnica libera, a PyeongChang e sulla carta è favorito per l’oro in tutte e cinque.
Un solo atleta, sulla carta, potrebbe impensierirlo nella gara individuale di apertura, lo svizzero Dario Cologna che dovrà cercare di staccarlo prima del rettilineo finale dove Klaebo è pressoché imbattibile. Sarà una partita a scacchi tra due campionissimi.
Andando in ordine cronologico, sulla carta, forse solo l’azzurro Chicco Pellegrino potrebbe impensierire il norvegese nella sprint individuale a tecnica classica, dove però finora ha dominato entrambe le gare a cui ha partecipato.
L’oro più annunciato è quello della staffetta, dove la Norvegia è destinata a dominare in lungo e in largo, mentre nella staffetta sprint, dove probabilmente gareggerà in coppia con Iversen, ancora una volta il pericolo numero uno arriva dall’azzurro con Noeckler e Pellegrino che possono creare qualche grattacapo alla coppia norvegese.
La 50 km a tecnica classica con partenza in linea, che chiude il programma olimpico, sarà un terno al lotto, dove chi è più fresco potrebbe avere qualcosa in più rispetto a chi ha gareggiato su diversi terreni, sprecando energie fisiche e mentali e forse, in sede di pronostico, il kazako Poltoranin e il norvegese Sundby potrebbero farsi preferire a Klaebo ma se il giovane scandinavo dovesse arrivare con diversi ori al collo a quella gara, potrebbe trovare forze speciali dalla mente e sarebbero guai per tutti.
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Foto Valerio Origo
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