Sci di fondo
Sci di fondo, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Marit Bjoergen ha giocato a nascondino ma ora vuole vincere tutto
Una marcia di avvicinamento alle Olimpiadi senza precedenti per Marit Bjoergen, la mamma volante di Trondheim che ha impostato la sua stagione esclusivamente sull’appuntamento olimpico: c’è da giurare che la vedremo ancora una volta protagonista ad altissimi livelli a PyeongChang.
E’ vero, Bjoergen inizia ad avere un’età in cui le energie vanno centellinate, in cui non si può essere pronti a combattere ad altissimi livelli ogni settimana, in cui la programmazione è fondamentale, però un’assenza di quasi due mesi prima di un appuntamento olimpico è veramente qualcosa di inedito per un’atleta integra fisicamente.
Il “chiacchiericcio” quando si parla di Bjoergen nell’ambiente non manca mai (le lunghe assenze non aiutano a fugare i sospetti) ma per togliere tutti i dubbi bisogna ricordare che ad esempio nel 2010, alla vigilia di Vancouver, quando la norvegese vinse i suoi primi tre ori a Cinque Cerchi, non prese parte al Tour de Ski e da metà dicembre si concesse una sola presenza, con secondo gradino del podio nella 10 km a tecnica classica a Otepaa a metà gennaio. Le lunghe assenze pre-olimpiche, dunque, non sono una novità per Bjoergen che anche nel 2014, prima di andare a conquistare le altre tre medaglie d’oro a Sochi, al Tour de Ski si ritirò dopo la prima sprint di Lenzerheide e fece saltare il banco la settimana prima di partire per la Russia vincendo a Dobbiaco sia la 10 km a tecnica libera che la sprint.
Stavolta la norvegese si presenta a PyeongChang al buio, anche se nella prima parte della stagione ha dimostrato di essere ancora al livello delle più forti in entrambe le specialità e su tutte le distanze. In Corea, Bjoergen potrebbe dare l’assalto al terzo tris consecutivo, Kalla permettendo.
La scandinava non dovrebbe avere problemi a portare a casa lo scontato oro in staffetta e potrebbe anche mettersi in tasca quello della sprint a squadre nella tecnica che predilige, la libera. Si fatica a pensare ad una Bjoergen non protagonista sui 10 km a tecnica libera, la distanza che più le si addice o nello Skiathlon che l’ha vista piazzarsi al secondo posto nell’unica gara disputata in stagione. Detto che anche sulla 30 km a tecnica classica può dire la sua, prepariamoci ad un’altra scorpacciata di ori della mamma di Trondheim che a 37 anni potrebbe chiudere alla grande una carriera da regina assoluta di questa disciplina ma non è affatto detto che si fermi qui.