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Sci di fondo, Olimpiadi PyeongChang 2018. Sprint femminile: Stina Nilsson impone la legge della più forte

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Stina Nilsson impone la legge della più forte nella sprint a tecnica classica di PyeongChang 2018. La svedese, che non aveva mai vinto nè titoli olimpici, nè titoli mondiali, ha confermato di aver raggiunto, passo dopo passo, l’olimpo della specialità forse più spettacolare del fondo, la sprint. La tecnica classica è la preferita della svedese di Malung che ha sbaragliato il campo in una gara dove partiva favorita e per questa era sottoposta a marcature a volte antipatiche fin dai primi turni.

A conferma che alle Olimpiadi vincono le migliori il secondo posto è andato alla norvegese Maiken Caspersen Falla, dominatrice delle ultime due Coppe del Mondo di specialità e il bronzo è andato alla giovane atleta russa Yulia Belorukova, che un po’ a sorpresa si è presa la scena, togliendola alle altre scandinave che hanno un po’ deluso.

In semifinale c’è stata la sfida vera, tanto attesa, tra Nilsson e Falla. La svedese aveva vinto le qualificazioni per tre decimi sulla rivale, ha vinto in rimonta la semifinale sulla norvegese per tre centesimi ma in finale si è imposta per distacco, facendo la differenza in salita e lasciando sul posto tutte le rivali. E’ stato un rettilineo finale trionfale, quello di Stina Nilsson che ha chiuso a mani alzate e già con qualche lacrimuccia (poi si è lasciata andare ad un pianto liberatorio sul podio), mentre è stata bellissima la volata per l’argento con Falla che ha resistito di pochissimo al ritorno della russa Belorukova che porta a casa un bronzo comunque pesantissimo.

Le delusioni di giornata non sono le battute di una finale che ha visto tra le protagoniste l’altra giovane russa Nepryaeva, quarta, la svedese Falk, quinta e la sorprendente statunitense Diggins, sesta. Sono mancate soprattutto le altre norvegesi, Oestberg e Weng su tutte ed è mancata Parmakoski che era piaciuta molto in qualificazione, poteva contare su un percorso gradito ma è rimasta intruppata nella prima semifinale ed è uscita di scena troppo presto per i suoi piani.

Due azzurre su tre hanno fatto quello che ci si aspettava da loro: Gaia Vuerich e Lucia Scardoni hanno superato il primo turno e Vuerich avrebbe potuto anche giocarsi l’ingresso in semifinale se non avesse dovuto fare i conti con la sbandata di una confusa Weng nel suo quarto. Deludente Greta Laurent, fuori in qualificazione ma l’impressione è che la sua giornata sia comunque indimenticabile e possa festeggiare lo stesso, assieme al fidanzato Federico Pellegrino.

 





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