Rugby
Sei Nazioni 2018: Italia, serve l’impresa! L’Inghilterra mai battuta, un tabù da sfatare nella bolgia dell’Olimpico
I mai battuti. Gli inscalfibili. Il Mostro Sacro intoccabile, il colosso insuperabile, i Maestri dittatori che non ci hanno mai lasciato spazio: 23 precedenti, 0 vittorie. Semplicemente Italia contro Inghilterra, Golia contro il Gigante, i piccoli azzurri contro una delle grandi big della palla ovale. Questo è l’esordio della nostra Nazionale nel Sei Nazioni 2018 di rugby: un inizio in salita contro la corazzata d’Oltremanica che sbarca allo Stadio Olimpico di Roma con l’obiettivo di iniziare al meglio la rincorsa verso il terzo titolo consecutivo.
I Campioni in carica contro la detentrice del Cucchiaio di Legno. Sulla carta sembra tutto già deciso prima del fischio d’inizio, previsto per domenica 4 febbraio (ore 16.00), ma i nostri Gladiatori cercheranno di dare battaglia allo squadrone di Eddie Jones provando a realizzare un’autentica impresa e sfatare un tabù: non siamo mai riusciti ad avere la meglio sull’Inghilterra, spesso sono arrivate delle autentiche imbarcate alternate a qualche onorevole sconfitta ma questa volta c’è la voglia di invertire la rotta e cambiare il destino. Gli uomini di Conor O’Shea hanno già annunciato battaglia e puntano a sovvertire i favori del pronostico che pendono ovviamente dalla parte dei nostri avversari.
Stiamo parlando di una mission impossible ma nulla è scontato. Bisogna crederci fino in fondo, lottare fino alla morte, cercare di tenere il campo per tutti gli 80 minuti, cercare di mettere in difficoltà l’Inghilterra puntando tutto sui nostri punti di forza e soprattutto dare l’impressione di essere sul pezzo, mostrare passi in avanti rispetto alle ultime deludenti uscite, magari approfittando anche della spinta dei 60mila spettatori che riempiranno l’Olimpico come ai tempi d’oro per una sfida sempre affascinante e imperdibile per tutti gli appassionati.
Sette esordienti nel XV titolare, il grande ritorno di Alessandro Zanni al 100° cap, la grinta di capitan Sergio Parisse, la verve dei tanti giovani che ci fanno ben sperare. Dovremo sorprendere l’Inghilterra con il nostro gioco, cercare di non essere indisciplinati, spingere in mischia e sfruttare le pochissime occasioni che ci offriranno per provare ad andare in meta e metterli in difficoltà: se dovessimo trovare fiducia con il passare dei minuti allora si potrebbe davvero sognare l’impresa. Tutto è contro l’Italia ma sognare è sempre bellissimo e domenica pomeriggio chissà che tutto non si trasformi in magia, magari come contro il Sudafrica…
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