Short Track
Short track, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Arianna Fontana riscrive la storia. La staffetta si conferma sul podio
La speranza è quella che non dica basta, che la sua carriera prosegue, perchè lo sport italiano ha ancora tanto bisogno di una campionessa come Arianna Fontana. A PyeongChang la valtellinese ha semplicemente riscritto la storia: è diventata la pattinatrice più vincente dei Giochi per lo short track con otto medaglie.
Resterà un’Olimpiade leggendaria per Arianna, capace di conquistare quell’unico oro che mancava alla sua immensa carriera. Ancora tre medaglie proprio come a Sochi, ma in quella circostanza furono un argento e due bronzi. Questa volta il bottino è stato pieno, con una medaglia per ogni metallo.
Subito un inizio scintillante con la gara perfetta nei 500m e quell’arrivo al fotofinish con la coreana Choi (poi squalificata) che ha reso ancora tutto più magico. Successivamente è arrivato il momento della staffetta, trascinata in finale con una clamorosa rimonta sull’Olanda e poi guidata all’argento in una finale pazza tra squalifiche e cadute. Nei 1500m le energie erano zero, ma è arrivata un’altra finale, per poi chiudere proprio con l’unica distanza dove ancora c’era uno zero a livello olimpico, i 1000m. Un’altra prova da vera campionessa, una gestione perfetta dal primo all’ultimo giro ed un bronzo che suggella due settimane magiche.
Quattro anni dopo Sochi la staffetta femminile azzurra si conferma ancora sul podio olimpico e questa volta si migliora anche, centrando una meravigliosa medaglia d’argento. Serviva una gara perfetta ed è proprio quello che ha fatto il quartetto azzurro, che ha capitalizzato al massimo l’ottimo lavoro dello staff tecnico ed ha deciso per una tattica attendista, quasi ad aspettare il sicuro errore di una delle tre avversarie. Alla fine il tutto ha pagato con la squalifica di Cina e Canada, per un argento che corona quattro anni vissuti sempre al vertice dall’Italia.
Resta qualche piccolo rimpianto a livello individuale per Martina Valcepina, soprattutto nei 500m per un’eliminazione ai quarti di finale arrivata proprio sulla linea del traguardo. Forse è mancata un po’ di brillantezza alla valtellinese, che si è comunque rifatta con due strepitose prestazioni in staffetta, soprattutto in finale dove ad un certo punto si è trovata a continuare senza cambi dopo le varie cadute.
Purtroppo la staffetta maschile non era riuscita in Coppa del Mondo a staccare il pass per le Olimpiadi e dunque in Corea hanno gareggiato solo Tommaso Dotti e Yuri Confortola. E’ stata comunque un’edizione dei Giochi positiva soprattutto per Confortola, che ben si è comportato soprattutto nei 1000m con il settimo posto complessivo e la finale B raggiunta, senza dimenticare il nuovo record italiano nei 500m.
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Foto Fisi-Pentaphoto