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Skeleton
Skeleton, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Jacqueline Loelling comanda dopo due manche, ma le inseguitrici sono ad un soffio
Non c’è da meravigliarsi nel vedere la tedesca Jacqueline Loelling al comando della gara di skeleton femminile ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018; ed infatti la vincitrice della Coppa del Mondo ha rispettato questo pronostico. Fa più notizia il fatto che le prime quattro classificate siano racchiuse in appena 17 centesimi. Un equilibrio simile, questo sì, non se lo poteva aspettare nessuno. Il motivo? Tanti errori e pista che nella seconda run si è dimostrata meno veloce del solito.
Jacqueline Loelling, ad ogni modo, si presenta alla seconda giornata di gare (quella che assegnerà le medaglie) con il tempo complessivo di 1:43.86, merito del 51.74 della prima discesa e del 52.12 della seconda. In entrambe le occasioni la campionessa tedesca non è stata in grado nè di completare una manche perfetta, nè di piazzare il miglior tempo. Nella prima discesa, infatti, la più veloce è stata la britannica Lizzy Yarnold, mentre nella seconda è risultata la canadese Elisabeth Vathje, che doveva farsi perdonare un inizio davvero stentato.
Al secondo posto si è piazzata Janine Flock ad appena due centesimi dalla vetta. L’austriaca ha saputo essere costante nelle due prove odierne ed ora si può giocare con ottime chance addirittura l’oro olimpico. Completa il podio parziale, dunque, la campionessa olimpica in carica, Lizzy Yarnold che, a sua volta, è ad appena un decimo di ritardo da Loelling. L’inglese si mangia le mani per una seconda parte della seconda run davvero imprecisa, nella quale non ha saputo gestire un margine di ben 4 decimi. Alle sue spalle la connazionale Laura Deas a 17 centesimi, a sua volta in piena corsa per le medaglie, ed anche per il successo finale.
In quinta e sesta posizione troviamo le tedesche Anna Fernstaedt a 30 centesimi e Tina Herrman a 43, mentre settima è la lettona Lelde Priedulena a due soli centesimi da chi la precede. Ottava posizione per Elisabeth Vathje a 6 decimi da Loelling, che paga a caro prezzo una prima manche davvero negativa (era dodicesima) mentre nona è l’olandese Kimberley Bos a 73 centesimi di distacco e decima l’elvetico Marina Gilardoni. Deludono anche le altre due canadesi, con Jane Channell undicesima a 84 centesimi e Mirela Rahneva tredicesima a quasi un secondo.
La prima manche aveva visto il miglior tempo di Lizzy Yarnold in 51.66, con 8 centesimi di vantaggio su Jacqueline Loelling che ha pagato una prima parte della run non eccezionale. Terzo posto per Janine Flock a 15 centesimi, davanti alle due tedesche Tina Hermann a 32 e Anna Fernstaedt ad un centesimo dalla connazionale. Stesso distacco per Laura Deas, mentre Lelde Priedulena è settima a 48 centesimi. Ottava posizione per Kimberley Bos e Katie Uhlaender a 67 centesimi, mentre a 68 si è fermata Marina Gilardoni. Solamente undicesima e dodicesima le due canadesi Jane Channell e Elisabeth Vathje, rispettivamente a 76 e 79 centesimi. Fa addirittura peggio Mirela Rahneva, quattordicesima a 82 centesimi.
Domani dalle ore 12.20 italiane scatterà la terza manche, mentre la quarta, dalle ore 13.45, consegnerà le medaglie alle skeletoniste. Chi la spunterà tra Loelling, Flock, Yarnold e Deas? Tutto si deciderà per una questione di millesimi.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Jacqueline Loellilng
Andry84
16 Febbraio 2018 at 20:20
L’ ho vista anch’io in diretta ed in effetti il risultato è inspiegabile se non con una superiorità imbarazzante sui materiali, ma la stessa cosa avviene nello slittino.L’ anno scorso, in cui ho seguito lo slittino più di quest’anno, ricordo almeno un paio di discese di Eggert-Bennecken durante le quali sono scesi praticamente di traverso (non gli errorini di Nagler-Malleier per intenderci)e nonostante tutto vincevano con margine.
Fabio90
16 Febbraio 2018 at 15:02
Sinceramente mi ritrovo sempre ad avere dubbi sui materiali tedeschi in questi sport, non so chi abbia visto la seconda discesa della lolling, è stata pessima…almeno 4 errori gravi ( per gravi intendo visibilissimi anche per un non esperto come me, magari saranno stati anche di piu) ed è stata comunque tra le piu veloci della run, mi chiedo cosa debba fare un tedesco (parlo dei forti ovviamente) per non vincere, praticamente solo quasi capovolgendosi come capitato a loch.
Gia sono molto critico sulle coppe del mondo, siccome a volte piu del 50% si decide in piste tedesche e in questi sport conoscere la pista a memoria e farci degli allenamenti in continuazione ti avvantaggia in maniera estrema ( mi si dirà, vabbè se sono loro ad avere le piste migliori…ok pero magari in un anno non mettere altenberg, konigssee, winterberg, oberhof, si faccia un minimo di rotazione annuale!
Insomma piste+materiali a me sembrano troppo favoriti i fortissimi tedeschi.