Speed Skating
Speed skating, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: i favoriti e i pretendenti alle medaglie gara per gara. Possibili sorprese e speranze italiane
Dal 9 al 25 febbraio si disputeranno le Olimpiadi Invernali di PyeongChang. Si preannuncia una rassegna a Cinque Cerchi spettacolare per lo speed skating. Andiamo a valutare quali sono i favoriti, i pretendenti alle medaglie e le eventuali sorprese gara per gare, dividendo tra settore maschile e settore femminile.
UOMINI
500 metri: la “Russia”, pur non avendo il campione di tutto Pavel Kulishnikov, punta le sue fiches su Ruslan Murashov che con il suo 34″02 si candida ad un ruolo di primo attore. Gli olandesi Ronald Mulder e Kai Verbij sono le insidie per il russo perché i pattini arancioni alle Olimpiadi sono sempre estremamente veloci e i riscontri nei trials di fine 2017 sono stati assai confortanti per loro in questo senso.
1000 metri: Altro interprete russo di una certa importanza è Denis Yuskov, detentore del best time stagionale in 1’06″92 e sempre più convincente come continuità di rendimento. Apprestiamoci a vivere un altro confronto tutto “Russia vs Olanda” con Yuskov che dovrà vedersela con Verbij e Verweij, i numeri 2 e 3 dell’annata, ad appena 1 e 2 centesimi dal crono del favorito..
1500 metri: In questa specialità è sempre Yuskov ad essere in vetta con il tempo di 1’41″02, nuovo record del mondo. Un modo per dire a tutti che il favorito è proprio lui però i Paesi Bassi schierano una batteria di atleti mica da ridere capeggiata da Kjeld Nuis, Verweij e Patrick Roest che a guardare non starà. Ci sarà da divertirsi.
5000 metri: Eccoci nel territorio di Sven Kramer, l’olandese volante. Nato il 23 aprile 1986, l’orange è praticamente cresciuto sul ghiaccio, coi pattini ai piedi, vincendo la sua prima medaglia a livello senior nel lontano 2005, proprio davanti al pubblico di casa, negli Europei. Da quel momento sono arrivati 9 ori nella rassegna continentale, 19 affermazioni nei Mondiali su singole distanze (9 su quelli all-around) e 7 medaglie olimpiche: 3 ori (5000 metri a Vancouver nel 2010; 5000 metri a Sochi nel 2014, nel team pursuit a Sochi nel 2014), 2 argenti (5000 metri a Torino 2006, 10000 metri a Sochi nel 2014) e 2 bronzi (inseguimento a squadre a Torino 2006, inseguimento a squadre a Vancouver nel 2010). Il suo regno potrebbe essere messo in pericolo da nuovo primatista del mondo Ted-Jan Bloemen senza dimenticarci del tedesco Patrick Beckert. Su questa distanza, una possibile sorpresa potrebbe essere il nostro Nicola Tumolero, campione europeo in carica, pronto ad entrare nella top3.
10000 metri: Anche in questo caso, confronto a due tra Bloemen e Kramer, autori delle prime due prestazioni annuali e con la maggior confidenza su questa distanza. Attenzione però ai tedeschi Beckert e Geisreiter senza dimenticarci del nostro Davide Ghiotto che con il suo 12’53″63 di Stavanger (Norvegia) è in terza piazza nella graduatoria dei tempi 2017-2018 e su un ghiaccio gradito potrebbe sognare.
Mass start: Corea del Sud favorita in questo caso con Seung-Hoon Lee, vittorioso ad Heerenveen e Salt Lake City in Coppa del Mondo, ed in confidenza con questa distanza più degli altri. Grande incertezza però con tanti atleti in lizza tra cui il nostro Andrea Giovannini, sul podio più alto a Calgary con una fuga per la vittoria fantastica.
Team Pursuit: Olanda, Norvegia e Corea del Sud le squadre più accreditate, con gli orange in testa per esperienza di successi. La possibile sorpresa, o speranza, potrebbe essere il gruppo italiano che con Giovannini, Tumolero e Bugari potrebbe far bene.
DONNE
500 metri: Giappone a farla da padrone in questa specialità con Nao Kodaira ed Arisa Go pronte a monopolizzare la scena. Kodaira detentrice del miglior tempo dell’anno in 36″50, in vetta alla classifica di specialità in Coppa del Mondo e desiderosa di apporre il sigillo sul ghiaccio a Cinque Cerchi. Possibili sorprese arrivano dalla squadra americana e dall’Olanda senza dimenticarci dell’austriaca Vanessa Herzog in evidenza negli Europei di Kolomna.
1000 metri: Ancora Sol Levante nel km: Kodaira e Miho Takagi con chance di essere entrambe sul podio, sottolineando che la prima ha firmato il nuovo primato del mondo di 1’12″09 in Coppa del Mondo. Possibili sorprese arrivano sempre dagli Stati Uniti e dai Paesi Bassi mentre la “Russia” prova a giocarsi la carta Yekaterina Shikhova, capolista della classifica di specialità in Coppa.
1500 metri: Takagi in evidenza anche su questa distanza: l’51″49 di Calgary (Canada) vale una candidatura più che concreta ma attenzione a sottovalutare l’olandese Marrit Leenstra e la russa Shikhova che potrebbero rovinare la festa all’asiatica. Da tenere, poi, in considerazione l’asso orange Ireen Wust, fenomeno dei pattini veloci al femminile.
3000 metri: Si prolunga la distanza ma non cambia la favorita: Miho Takagi “from Giappone”. Il 3’57″09 è un riscontro da mettere i brividi però sicuramente non tremeranno le esperte Wust (Ola), Martina Sablikova (Repubblica Ceca) ed Ivanie Blondin (Can), forti di successi in Coppa del Mondo e di medaglie olimpiche alle spalle. Ne vedremo delle belle.
5000 metri: La distanza più lunga del panorama femminile dovrebbe sorridere ai colori olandesi con Annouk van der Weijden, a segno nei trials olandesi, e detentrice del miglior crono dell’anno in 6’56″41. Le possibili alternative potrebbero essere sempre “made in Paesi Bassi” con Esmee Visser, vicinissima ai riscontri della compagna di squadra (6’56″60) mentre l’inossidabile Claudia Pechstein è la candidata n.1 a rompere l’egemonia tulipana.
Mass start: Francesca Lollobrigida è senza se e senza ma tra le favorite per questa gara. La romana, in vetta alla graduatoria di Coppa del Mondo e vittoriosa a Salt Lake City, ha le carte in regola per centrare il bersaglio grosso. Le avversarie sono la citata Pechstein, la cinese Guo, la canadese Blondin e senza dubbio anche la coreana Bo-Reum Kimi che, davanti al pubblico di casa, vorrà regalare forti emozioni.
Team Pursuit: Olanda, Norvegia e Russia sembrano essere le tre compagini in lizza per i metalli nella prova a squadre per quanto espresso in stagione e la continuità dimostrata. Degna di menzione la Corea del Sud perché, sul ghiaccio amico, saprà trovare energie supplementari.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: pagina facebook Francesca Lollobrigida