Ciclismo
Strade Bianche 2018, il percorso ai raggi X. Lo sterrato farà la differenza
La classica del Nord più a sud d’Europa. Questo lo slogan usato per rappresentare la Strade Bianche, classica World Tour ormai entrata tra le corse più ambite del panorama internazionale, nonostante si siano disputate solamente 11 edizioni. Gli scenari incantati della Toscana e gli sterrati la rendono unica: sabato 3 marzo si disputerà l’edizione 2018 della corsa. Andiamo a vedere il percorso in tutti i suoi dettagli, anche se di fatto rispetto alla scorsa stagione è cambiato poco o nulla.
Partenza da Siena, ma già dopo 17 chilometri inizierà il Vidritta, seguito dal Bagnaia, quasi 5 chilometri completamente in salita: questi due settori di strade bianche potrebbero risultare determinanti nella formazione o nel consolidamento della fuga iniziale, anche se rispetto allo scorso anno sono più lontani dalla partenza. Al 37esimo e al 47esimo chilometro il gruppo affronterà anche il terzo e il quarto settore, in una prima ora durissima, senza un metro di pianura e quasi 17 chilometri di strade bianche, tra la polvere o il fango in base alle condizioni meteo del giorno.
Subito dopo l’ascesa a Montalcino, circa 5 chilometri su asfalto che terminano al chilometro 66 di corsa, che potrebbe mettere ulteriore acido lattico nelle gambe degli atleti prima di Lucignano d’Asso e Pieve a Salti, due settori uno di seguito all’altro senza interruzione di fatto per un totale di 20 chilometri che potrebbero scremare anche il gruppo principale prima del 100esimo chilometro. Oltrepassato questo limite, altro fuoristrada con San Martino in Grania, 9,5 chilometri, e Monte Sante Marie, 11 chilometri e mezzo. Posto tra i 54 e 42 chilometri all’arrivo, proprio su questo ottavo settore, non facile anche dal punto di vista altimetrico, si potrebbe creare la selezione decisiva in vista della fase finale della corsa.
Negli ultimi 40 chilometri il percorso prevede solo tre settori, ma tanti mangia e bevi che potrebbero mettere in croce le gambe degli atleti: le strade strette che non consentono al gruppo di produrre velocità, inoltre, potrebbero favorire eventuali attacchi per rendere il percorso ancora più duro. Gli ultimi tre tratti di sterrato saranno Monteaperti (0,8 km), Colle Pinzuto (2,4 km) e Le Tolfe (1,1 km): l’ultimo, probabilmente, è il più impegnativo e, posto a meno di 12 chilometri dalla conclusione, rappresenta un trampolino di lancio ideale per involarsi verso il traguardo di Piazza del Campo a Siena. Gli ultimi 500 metri sono una vera e propria rampa con pendenza media dell’11% e una massima del 18, dove chi ha le gambe può fare la differenza.
Terminata questa fase, comunque, la corsa sarà ancora molto aperta: la strada che porta al traguardo infatti è molto mossa, ma sopratutto dopo l’ingresso a Siena ci sarà ancora un’ultima asperità: lo strappo per arrivare in Piazza del Campo. Pendenza superiore al 10% all’interno dell’ultimo chilometro, poi addirittura 400 metri ancora più impervi che arrivano fino al 16% su strada lastricata. La salita si conclude a 300 metri dal traguardo, da lì è quasi tutta leggera discesa, con due curve che di fatto impediscono i sorpassi per arrivare al termine dei 184 chilometri di corsa, quasi 10 in più rispetto alla scorsa edizione.
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gianluca.santo@oasport.it