Superbike
Superbike, Mondiale 2018: Jonathan Rea e la Kawasaki saranno ancora i favoriti
Sta per scattare ufficialmente il Mondiale 2018 della Superbike con alcune novità, ma con una assoluta certezza: saranno ancora una volta Jonathan Rea e la Kawasaki i “nemici pubblici numeri uno”. Il fuoriclasse nord-irlandese, tre volte campione del mondo in carica, e la scuderia giapponese tinta di verde, partono con tutti i favori del pronostico per una nuova stagione nella quale dovranno confermare uno strapotere che, nelle ultime annate, ha assunto connotati davvero incredibili. Per Rea, ad esempio, sono arrivate la bellezza di 39 vittorie in questo lasso di tempo, con addirittura 14 weekend monopolizzati e 70 piazzamenti sul podio, mentre per la scuderia nipponica il bottino è ancor più eclatante con 56 vittorie globali (aggiungendo i successi di Tom Sykes). Gli ultimi tre campionati, per questo motivo, non sono stati propriamente emozionanti o giocati sul filo di lana. In rare occasioni la Ducati ha saputo e potuto mettere i bastoni tra le ruote al duo britannico, ma lo spettacolo ha lasciato ampiamente a desiderare.
Per questo motivo la Federazione ha deciso di pensare a nuove regole, ancor più stringenti, per provare a porre fine a questo dominio che sta togliendo interesse al Mondiale Superbike. Per questo 2018, per esempio, è stato pensato di limitare i giri del motore, dagli attuali 15000 ai nuovi 14100. Per il momento, tuttavia, grandi segnali di rivoluzione non se ne sono visti ed anche i primi test pre-stagionali hanno ribadito che le Kawasaki sono ancora le moto migliori e che Jonathan Rea rischia di vivere un altro anno in solitaria, in prima posizione ovviamente. Il suo miglior crono di Portimao, per esempio, è rimasto sotto la sua Superpole del 2017, per cui per gli avversari ci sarà da lavorare, e molto, per provare ad avvicinarsi al tre volte campione del mondo.
I primi rivali, come sempre, saranno le Ducati di Chaz Davies e Marco Melandri che, come hanno dimostrato nelle ultime stagioni, possono dare del filo da torcere ai due britannici sul singolo weekend di gara o sul Gran Premio, ma fanno molta più fatica sull’intera stagione. La Kawasaki sfrutta un vantaggio tecnico consolidato già da anni e ha a disposizione due piloti che sanno sfruttare al meglio la ZX-10RR. Pensare, oggi, a Jonathan Rea che non cala il poker di titoli mondiali consecutivi sembra quasi utopia. Vedremo a fine campionato se, invece, ci saranno state sorprese. Per il momento, sin dal via di Phillip Island, davanti a tutti non possiamo che annoverare il pilota nato a Ballymena.
alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Pier Colombo