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Superbike, Mondiale 2018: sarà l’anno della riscossa per la Ducati? Ultima occasione per la Panigale R

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La stagione 2018 della Superbike sta per prendere il via. Sarà un anno importante in casa Ducati, all’ennesima occasione per tornare a dominare tra le derivate di serie, come è accaduto a lungo negli anni ’90 e 2000. L’ultimo titolo Mondiale è oramai lontano: era il 2011 e alla guida della moto di Borgo Panigale c’era lo spagnolo Carlos Checa. Da allora sono cambiate tante cose ed ora a padroneggiare la Superbike è la Kawasaki.

Quella 2018 sarà una stagione particolare in casa Ducati, iniziata non con buoni auspici. Proprio per ridurre lo strapotere della casa giapponese è arrivato un cambio di regolamento in extremis, con la riduzione di circa 1000 giri motore (che ha tutt’altro che frenato la Ninja ZX-10R). Una modifica che ha scombinato i piani della casa bolognese, già impegnata a sviluppare la V4 che debutterà nella stagione 2019. Nel team, però, è arrivato Gigi Dall’Igna, a guidare gli ingegneri che lavoreranno in sinergia con il reparto MotoGP, a sottolineare l’importanza che riveste la Superbike nei progetti della Ducati.

Dall’Igna non ha negato le difficoltà che il cambio di regolamento ha portato, precisando come i cambi al motore abbiano comportato una serie di modifiche anche alla ciclistica e all’elettronica. Problemi che però sembrano essere stati superati grazie al lavoro del team perché nei test di Phillip Island la Ducati ha tutt’altro che sfigurato. Sul giro secco la Panigale R si è mostrata ultracompetitiva, mentre c’è ancora qualcosa da migliorare sul passo gara. Sensazioni confermate in pista da Marco Melandri, chiamato insieme al britannico Chaz Davies a riportare la R sul tetto del mondo, prima di lasciare spazio alla nuova moto.

Una stagione nata in maniera tutt’altro che ideale, ma che può essere riaggiustata. Perché anche se l’anno prossimo ci sarà la nuova V4 e gran parte del 2018 sarà dedicato allo sviluppo di quest’ultima, Dall’Igna ha assicurato che nulla sarà lasciato al caso e che l’obiettivo è quello di lottare per il Mondiale. Niente periodo di transizione, dunque, ma piuttosto l’ennesimo anno della riscossa.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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