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Superbike, Mondiali 2018: tutti contro Jonathan Rea e con il nuovo regolamento tecnico?

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La stagione 2018 della Superbike sta per prendere il via. Nel prossimo weekend a Phillip Island (Australia) sarà il primo giorno di scuola ed il tema di questo campionato sarà sempre lo stesso degli ultimi tre anni: “Battere Jonathan Rea”. Il campione del mondo nordirlandese, in sella alla Kawasaki e vincitore degli ultimi tre Mondiali, è il naturale favorito anche in quest’annata. I test tenutisi a Jerez de la Frontera e in Australia hanno detto questo. La “verdona” si è confermata la moto più performante e la replica di quanto visto e sentito non è certo lontana dalla realtà.

Un predominio che neanche il nuovo “cervellotico” regolamento tecnico ha cambiato. Un nuovo protocollo nel quale viene indicata una lista di otto componenti motore che ogni squadra deve rendere disponibili alle squadre private, che così avranno la possibilità di potenziare i loro propulsori adeguandoli a quelli dei team factory. Stesso discorso vale anche per la ciclistica. Inoltre vi saranno delle limitazioni sui giri motore a seconda del modello: Aprilia 14700 giri, BMW 14700, Ducati 12400, Honda 14300, Kawasaki 14100, MV Agusta 14700, Suzuki 14700, Yamaha 14700.

Un deficit non da poco di cui, a conti fatti, starebbe risentendo maggiormente la Rossa ancora in cerca della quadra. Nell’ultima sessione australiana sembrerebbe, però, che la scuderia italiana abbia trovato alcune soluzioni alle criticità ma questo solo la pista saprà confermarlo nella stagione. “Il regolamento è arrivato in ritardo, è molto restrittivo e penalizza la nostra Ducati. Questo ha visto concentrati nel motore i cambiamenti più importanti, anche se questi poi hanno colpito anche la ciclistica e l’elettronica. In ogni caso, è sul motore che ci siamo focalizzati, in modo da migliorarlo alla luce del regime di rotazione che è stato abbassato”, l’ammissione di Luigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse.

Ovvio che una partenza ad handicap, a fronte di un Rea sempre estremamente consistente, non è il viatico ideale per dare l’attacco ai rivali nipponici.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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