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Atletica, Mondiali Indoor 2018 – Coleman, Morris e Harrison sfiorano il record del mondo. Doppietta Dibaba, mitico tris di Maslak

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Serata scoppiettante a Birmingham (Gran Bretagna) dove si stanno svolgendo i Mondiali 2018 di atletica leggera. In palio ben nove titoli, non sono mancate le emozioni e prestazioni di lusso.

 

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE):

Sandi Morris ha cercato il record del mondo! La statunitense, certa del successo, ha tentato un esorbitante 5.04 per andare oltre la misura imposta da Jenny Suhr ma sono arrivati tre nulli. La 25enne, dopo i secondi posti raccolti alle Olimpiadi, ai Mondiali all’aperto e ai Mondiali indoor, è riuscita finalmente a festeggiare. La gara in quanto tale si è risolta a 4.95: l’americana è riuscita a superare l’asticella al terzo tentativo, la russa Anzhelika Sidorova ha commesso tre nulli e si è dovuta accontentare della seconda piazza (4.90 alla terza) battendo la greca Katerina Stefanidi. La Campionessa Olimpica, del Mondo e d’Europa si è salvata a quota 4.80 (superata alla terza prova) ed è riuscita così a salire sul podio battendo le quotate Eliza McCartney e Katie Nageotte.

 

60 METRI (MASCHILE):

Christian Coleman ha confermato il pronostico della vigilia e ha trionfato con un eccezionale 6.37: record dei campionati (migliorato di sette centesimi il tempo stabilito da Maurice Greene nel 1999). Lo statunitense si spinge a soli tre centesimi dal già suo record del mondo: è lui l’erede di Usain Bolt dopo essere salito sul podio iridato anche sui 100m? Alle sue spalle l’eccezionale cinese Bingtian Su (6.42, record asiatico), terzo l’altro americano Ronnie Baker (6.44).

 

1500 METRI (FEMMINILE):

Genzebe Dibaba realizza la mitica doppietta 1500-3000m. La donna dei record conquista il quinto titolo iridato in sala della sua fantastica carriera, il secondo su questa distanza dopo quello conquistato addirittura sei anni fa. L’africana domina la gara e chiude con il tempo di 4:05.27. L’idolo di casa Laura Muir festeggia un bellissimo argento (4:06.23), terza l’olandese Sifan Hassan (4:07.26) che non riesce a difendere il titolo.

 

60 METRI OSTACOLI (FEMMINILE):

Kendra Harrison si è spinta a due centesimi dal record del mondo di Susanna Kallur (7.68) che ha appena compiuto dieci anni. La statunitense firma il record dei campionati (a otto anni dal 7.72 di Lolo Jones) e stravince il duello con Christina Manning (7.79). La 25enne ha finalmente vinto il primo alloro di prestigio mentre gli USA mancano la tripletta perché l’olandese Nadine Visser (7.84) riesce a battere Sharika Nelvis (7.86).

 

400 METRI (MASCHILE):

Pavel Maslak riscrive la storia: il ceco conquista il terzo titolo consecutivo su questa distanza e scrive una pagina indimenticabile nel libro del’atletica leggera. Vittoria in 45.47 davanti allo statunitense Michael Cherry (45.84) e al trinidegno Deon Lendore (46.37) nella gara che ha visto la squalifica degli accreditati Oscar Husillos e Luguelin Santos.

400 METRI (FEMMINILE).

Tutti si aspettavano il duello tutto statunitense tra Courtney Okolo e Shakim Wimbley ma la 23enne, già oro in staffetta a olimpiadi e Mondiali, è scappata via e ha chiuso in 50.55 precedendo la connazionale (51.47). Terzo posto per la britannica Eilidh Doyle (51.60).

800 METRI (MASCHILE):

Il polacco Adam Kszczot riesce finalmente a vincere (1:47.47) dopo tre secondi posti consecutivi tra Mondiali indoor e outdoor. Il polacco ha vita facile nei confronti dello spagnolo Saul Ordonez (1:48.01) e del britannico Elliot Giles (1:48.22).

 

SALTO TRIPLO (MASCHILE):

Lo statunitense Will Claye riesce a battere il brasiliano Almir Dos Santos per appena due centimetri e il portoghese Nelson Evora per appena tre lunghezze. Finale di altissimo livello tecnico: il lusitano piazza 17.40 al terzo tentativo (record nazionale), l’americano lo supera alla quarta (17.43, mondiale stagionale), il brasiliano prova a replicare alla quinta (17.41, personale) ma non basta. Podio davvero eccezionale, rimangono giù l’azero Alexis Copello (17.17) e il fenomeno Chris Carter (17.15). L’Italia non riesce a festeggiare con l’infinito Fabrizio Donato: il 41enne, dopo 15.96 in apertura, incappa in due nulli e chiude in 14esima posizione.

EPTATHLON:

Kevin Mayer ha dovuto sudare più del previsto! Il Campione del Mondo del decathlon è riuscito a vincere con appena cinque punti di vantaggio su Damian Warner! Il francese si impone con 6348 punti, appena cinque in più del canadese che ha firmato il record nazionale e che ha sognato il colpaccio vincendo i 1000 metri finali. Il bronzo finisce al collo dell’estone Maicel Uibo (6265, personale) bravo a lasciarsi alle spalle il tedesco Kai Kazmirek (6238).

60 METRI OSTACOLI (MASCHILE) – BATTERIE:

Subito eliminati gli azzurri Hassane Fofana (quinto nella quinta batterie col tempo di 7.81) e Paolo Dal Molin (quinto nella terza batteria, 7.81). Il miglior tempo in assoluto è del britannico Andrew Pozzi (7.53) che precede lo statunitense Jarret Eaton (7.56) e il cipriota Milan Trajkovic (7.56). In piena corsa per le medaglie anche l’americano Aries Merritt (7.61), il francese Pascal Martinot-Lagarde (7.62).

 





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