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Atletica, Mondiali Indoor 2018 – Murielle Ahouré corre un leggendario 6.97. Echevarria fa la storia, Marton in trionfo, Johnson d’oro

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A Birmingham (Gran Bretagna) proseguono i Mondiali Indoor 2018 di atletica leggera. Seconda giornata con quattro titoli messi in palio oltre alla disputa di alcuni turni preliminari.

 

60 METRI (FEMMINILE):

Doppietta ivoriana per opera delle scatenate Murielle Ahouré e Marie-Josée Ta Lou. La 30enne corre un pazzesco 6.97 (sesta performer di tutti i tempi, a cinque centesimi dal record del mondo) e riesce finalmente a salire sul gradino più alto del podio dopo gli argenti raccolti nel 2014 e nel 2012. Nessuno è riuscito a tenere testa alla miglior prestazione mondiale stagione, nemmeno la favorita della vigilia. La Ta Lou, argento su 100m e 200m agli ultimi Mondiali, si è arresa pur firmando il suo nuovo personale (7.05). Terza, per appena cinque millesimi, la svizzera Mujinga Kambundji. Niente da fare per le stelle Elaine Thompson (7.08) e Dafne Schippers (7.10). Anna Bongiorni ha corso la sua semifinale in 7.30, settima nella sua serie.

 

SALTO IN LUNGO (MASCHILE):

Finale di altissimo livello tecnico. A vincere è il cubano Juan Miguel Echevarria che diventa il più giovane Campione del Mondo nella storia per un evento maschile. Il 19enne ha piazzato la stoccata vincente al quinto tentativo, un notevole 8.46 che è la miglior prestazione mondiale stagionale e la ventesima misura di tutti i tempi. Il caraibico riesce così a battere di due centimetri il favorito Luvo Manyonga, Campione del Mondo all’aperto che ha realizzato il record continentale. Medaglia di bronzo per lo statunitense Marquis Dendy (8.42) che si conferma sul podio dopo il trionfo di due anni fa. Solo quarto l’altro americano Jarrion Lawson (8.14) che non è riuscito a lottare per le medaglie.

 

GETTO DEL PESO (FEMMINILE):

Anita Marton ha fatto saltare il banco con un incredibile 19.48 al terzo tentativo, migliorato ulteriormente all’ultima prova (19.62). Misura notevole per l’ungherese che riesce così a conquistare il primo oro della carriera a 28 anni: dopo l’argento di due anni fa e il secondo posto ai Mondiali all’aperto, unito al bronzo delle Olimpiadi, la magiara è riuscita a fare la differenza con la miglior prestazione mondiale stagionale, soffiata alla giamaicana Daniell Thomas-Dodd (seconda con 19.22, record nazionale). Terzo posto per la cinese Lijiao Gong, Campionessa del Mondo outdoor che ha agguantato il podio con il 19.08 finale.

 

PENTATHLON:

Katarina Johnson-Thompson ha confermato il pronostico della vigilia ed è riuscita a mettesi al collo la tanto agognata medaglia d’oro. Dopo aver vinto l’oro iridato tra le under 18 e l’argento nel salto in lungo ai Mondiali Indoor 2014, la britannica sembrava destinata a un dominio assoluto ma non era più riuscita a vincere. Oggi, di fronte al pubblico, la 25enne si è imposta con autorevolezza. Già sesta nell’eptathlon alle Olimpiadi di Rio 2016 e quinta ai recenti Mondiali (stesso piazzamento ottenuto nella gara di salto in alto), Katarina ha chiuso definitivamente i conti vincendo gli 800 metri finali (2:16.63). Grazie a questo tempo è riuscita a staccare definitivamente l’austriaca Ivona Dadic: finisce 4750 a 4700 punti. Medaglia di bronzo per la cubana Yorgelis Rodriguez (4637, record nazionale).

 

60 METRI OSTACOLI (FEMMINILE) – BATTERIE:

Miglior tempo della statunitense Kendra Harrison (7.77), le sue connazionali e grandi rivali Christina Manning (7.96) e Sharika Nelvis (7.97) sono più indietro al pari dell’australiana Sally Pearson (7.96 per la Campionessa del Mondo dei 100m ostacoli) e della tedesca Cindy Roleder (7.97). Sorprendono la norvegese Isabelle Pedersen (7.93), la bahamense Davynne Charlton (7.95) e la nigeriana Oluwatobiloba Amusan (7.95). Subito eliminate le italiane Veronica Borsi (quinta nella sua batteria in 8.27) ed Elisa Maria Di Lazzaro (8.35, settima).

 

400 METRI (MASCHILE) – SEMIFINALI:

Il grande favorito Pavel Maslak non delude: il ceco corre in 46.32 e andrà a caccia del terzo titolo consecutivo. A lottare per le medaglie saranno anche il dominicano Luguelin Santos (46.31), gli statunitensi Aldrich Bailey (46.33) e Michael Cherry (45.73), lo spagnolo Oscar Husillos (45.69) e il trinidegno Deon Lendore (46.33).

400 METRI (FEMMINILE) – SEMIFINALI:

Si preannuncia un duello stellare tra le statunitensi Shakima Wimbley (51.34) e Courtney Okolo (51.79), in lizza per le medaglia anche la britannica Eilidh Doyle (52.15) e la polacca Justyna Swiety-Ersetic, spiccano le squalifiche della svizzera Lea Sprunger e della greca Maria Belimpasaki. La nostra Raphaela Lukudo ha concluso la propria semifinale al quarto posto con il tempo di 53.18, due decimi in più del personale fatto registrare in batteria.

 

800 METRI (MASCHILE) – BATTERIE:

Il polacco Adam Kszczot conferma i favori del pronostico e vince agevolmente la sua batteria in 1:47.02: domani andrà a caccia del primo titolo in carriera ma non dovrà sottovalutare lo spagnolo Alvaro De Arriba (1:45.44), il britannico Elliot Giles (1:45.46), lo statunitense Drew Windle (1:45.52)

1500 METRI (FEMMINILE) – BATTERIE:

Tutto facile per la favorita Genzebe Dibaba che, dopo aver vinto i 3000m, andrà a caccia della doppietta. L’etiope ha vinto la propria semifinale in 4:06.25 davanti alla statunitense Laura Muir (4:06.54). In lotta per le medaglie anche l’olandese Sifan Hassan (4:05.46 per la Campionessa in carica), le kenyote Winny Chebet (4:05.81) e Beatrice Chepkoech (4:09.12).

EPTATHLON:

Dopo quattro prove, il francese Kevin Mayer è al comando con 3536 punti. Alle sue spalle il canadese Damian Warner (3491) e l’estone Maicel Uibo (3436).

 





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