Ciclismo
Attraverso le Fiandre 2018: muri e pietre ancora protagonisti, corsa aperta
Per alcuni sarà una prova generale in vista del Giro delle Fiandre, per altri pensando al Tour de France, mentre altri ancora proveranno in tutti i modi a vincerla. Domani si disputerà la Dwars Door Vlaanderen – Attraverso le Fiandre 2018, corsa in linea che come indica il nome si svolge nella regione che sta caratterizzando questa fase della stagione e lo farà fino a domenica. Data e percorso rinnovato, per una evento che negli ultimi anni sta acquisendo un valore sempre maggiore.
Percorso
180 chilometri in programma tra Roselare e Waregem. I primi 80 sono sostanzialmente pianeggianti: Kluisberg e Knokteberg sono le prime asperità di giornata, entrambe su fondo stradale asfaltato. Divisi da otto chilometri, saranno affrontati nuovamente dal gruppo nello stesso ordine dopo 14 chilometri pianeggianti. Punte massime del 16% sul Kortekeer, quinto muro di giornata a circa 60 chilometri dalla conclusione. Poco dopo anche i primi tratti in pavé con Mariaborrestraat – Steenbeekdries – Stationsberg: un settore di 2400 metri su pietre che comprende il muro di Steenbeekdries. Subito dopo spazio al Taaienberg, 890 metri sul pavé con una pendenza media del 7% e una massima del 18 che a 52 chilometri dal traguardo potrebbe far esplodere la corsa in maniera definitiva.
Nei 20 chilometri successivi le uniche asperità saranno Kruisberg e Knokteberg, due brevi salite senza pavé che però possono comunque fare selezione o promuovere eventuali attacchi. Il pavé tornerà protagonista a 26 chilometri dall’arrivo con il tratto di Varent, 2000 metri in leggera salita che condurranno alle ultime due salite del giorno: Vossenhol e Holstraat. Prima del traguardo ci saranno i tratti in pavé di Nokereberg e Herlegemstraat, a 9 e 7 chilometri dall’arrivo.
Altimetria
Favoriti
Non essendo una corsa di primissimo livello, è difficile individuare quali saranno effettivamente i favoriti. Diverse squadre potrebbe scegliere tattiche diverse dal solito, o alcuni tra i partenti possono salvare la gamba, ma i nomi nelle Classiche del Nord sono quasi sempre gli stessi. A partire dalla solita corazzata della QuickStep Floors: pur senza Philippe Gilbert può contare su Niki Terpstra e Zdenek Stybar oltre che Yves Lampaert, vincitore dell’ultima edizione. In squadra anche Elia Viviani, ma è difficile immaginarlo nel gruppo dei migliori nonostante l’ottima prestazione alla Gand-Wevelgem. Tra gli altri, ci sono grandi aspettative per Greg Van Avermaet (Bmc), fino ad ora lontano dal livello dello scorso anno, Oliver Naesen (AG2R) e Sep Vanmarcke (EF Drapac), i grandi specialisti belgi di queste corse: Fiandre e Roubaix possono diventare delle vere e proprie incognite e mettere fieno in cascina con una vittoria prima della Settimana Santa del ciclismo potrebbe consentire loro di correre con meno pressione. Tra gli altri, fari puntati anche sul vincitore della Strade Bianche Tiesj Benoot (Lotto Soudal) e Wout Van Aert (Willems Crelan), campione del mondo di ciclocross. Per quanto riguarda l’Italia, oltre il già citato Viviani, la punta sarà Gianni Moscon, che per quanto visto fino ad ora è destinato a correre da capitano del Team Sky da qui fino al velodromo di Roubaix: la gamba è buona, deve solo concretizzare. Sacha Modolo (EF Drapac) può provare a reggere il gruppo dei migliori per poi provare ad imporsi in volata: sulla carta ha le potenzialità per farlo e mettere nel palmarés una bella Classica del Nord.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Valerio Origo